Cervello - Melos (1973)
Canto Del Capro
Satiri e Ménadi
"Magica danza ci porterà il seme,
vivido intruglio disseta la mente.
Magica danza ci porterà il seme."
Melos
Satiri, ménadi: luci di un corteo.
Musica solenne, danza, il vino muterà
l'ansia dei fedeli nella mistica eruzione.
Pelli, corna, bestie cacciano la preda.
Sangue scorre a lungo dalla carne di chi è,
simbolo divino per la umana sazietà.
Culto, deità di arcane verità.
Un mito che non va, impulsi che non ha
lui, l'uomo nuovo ormai.
veli di pietà ricadono su chi
Non ha la forza di lottare ancora.
Larve, castità: la fine di un'età;
la fede scoppierà,
la fede scoppierà,
grida, forse tornerà.
Trittico
I
Melos
Are perdute nel tempo ricordano
riti di gioia e dolore.
Pallidi volti, sorrisi di dolci creature,
vestali di fuoco.
Ambrosie pure che oramai son solo
fumo.
Gravidi corpi percossi dal tempo
rincorrono ancora la vita.
Satiri vanagloriosi si gonfiano, viscidi,
fino a scoppiare.
Rincorse vane, che troveranno solo
buio.
II
Un Satiro
Rosso tramonto verrà.
Muta la gente cadrà.
Labbra silenti, magico frutto.
Melos
Ognuno cercherà di raccontare
La propria storia, ma invano.
Crollo di un tempio sarà…
Mai tornerà in vita la voce mia.
L'ira mi schiaccia.
Vorrei ritrovare la pace che forse
non ho avuto mai.
Valle di deliri.
Foschi segni del mal; stimmate.
Attanaglia la gola di vergini stuprate
Invocanti pietà. Oh.
Sagome malate,
cantilenano sapienti.
Odio respira ancor…
III
Coro
Via scorre nel vento l'ansia di libertà.
Su in alto si placa la folle turba rea.
Melos
Nuovo corso, nuova gente un'altra
società.
La gioia, l'ansietà ritorna ad alitar.
Profumo di umiltà, si plasma sacra linfa.
Echi di un canto che accoglie la Poesia.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sento cadere la speranza nella vita.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sono impotente e perciò
canto nel silenzio…
Euterpe
Aria di cose lontane da me
sorge dall'oscurità.
Bontà mi mostri con femminilità,
c'è chi vivrà per te.
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…
Un ruscello scorre, gratta visceralità
manna per la specie dei coturni.
Vita
mi da Euterpe.
Quella Musa di latta pia svanirà mai.
Canta voi dipinge,
forse ancora rivivrò.
Limpida illusione di momenti sani,
dove si riflette la sincerità.
Rotolo in carne verso rive che mostrano le spoglie di una virgo.
Gorgo d'antracite tinge il viso,
si confonde col mare.
Ora sento di scoppiare
per la verità.
Scinsione (T.R.M.)
Fantasia, candide visioni: mare,
costa che non ha più fine.
Forme di corallo vagano. Oh…oh…oh…
Vita di un re senza poesia,
bianco destriero incede con pietà.
Gocce di canti: sacralità
Alba si schiude
Tentativo di rappresentazione mimica
Sguardo
Occhi immensi: luce invade, inonda.
Gole di palissandro oscurano, vietano,
saggiano.
La mente sfugge, avanza, incede, si protende
e sfiora le mie membra ansiose.
Svanisce l'euforia - Ogni cosa circonda.
Singulto (Sguardo allucinato)
Accattonaggio fosco di eventi blasfemi.
Arca, ricovero di ogni vanità,
tentativo di fuga.
Vomito
Irresoluzione
Disgusto atroce
Ambiguità - Tragedia viva dell'essere
Vomito
Gioia
Rosso giglio comincia a zampillare,
come sorgente di linfa sempiterna.
Sordo risveglio del lembo divino.
Estasi
Avanti avanti avanti ancora più avanti
strida rincorrono la propria origine arcana
ancora intatta.
Trionfo dell'umana mente sulla scia del nulla,
dove tutto assume l'aspetto del chiaro sembiante,
dove l'antico museo delle Felci schiude
le sue labbra spossate,
dove il mistero dell'occhio di vetro
svela le sue recondite fattezze.
Scinsione
Pallore soave di squinzie figure
senza più forma.
Magma disciolto,
finissima essenza di creatura
cremata al sole caldo
delle vibrazioni più incisive.
Melos
Sguardi d'azzurro dona il cielo che sa,
caldo crepuscolo sfiora la mente
che già ricomincia a vagare per me,
antri di un sogno che va.
Maschere d'osso si baciano.
Muta, torna la luna a dipingere l'aria,
poi veneri bianche che annegano;
su voci dal Cosmo mi offrono.
Calici di buia felicità,
plaghe di luce remota mi toccano,
viva la santa infinita città,
folle deliquio di Sem.
Galassia
Giace senza vita la mia età,
ombra di una specie che non è più.
Silenzio d'ombra - poi un Cristo brillerà.
Profondi occhi cercano la mistica realtà.
Voli di comete spaziano,
ansie, soffocanti, di viltà.
Immagini, più larghe della mente:
siamo noi.
Gioia si innalza e plana limpida
nella candida spuma infinita.
Spingi nel tuo Sé.
Soli sfiorerai,
crollano le scorie di un'orda,
cha mendica.
Affresco
Manti di fugaci essenze
ricoprono la vanità.
Marmi inerti fumano il tempo.
Sugge l'asina quel seme, che nascerà,
germoglierà.
Karma si trasforma in vento…vento
LUCE DIVINA
Scinsione totale del corpo dalla mente.
Il Nulla infinito, la pace.
Satiri e Ménadi
"Magica danza ci porterà il seme,
vivido intruglio disseta la mente.
Magica danza ci porterà il seme."
Melos
Satiri, ménadi: luci di un corteo.
Musica solenne, danza, il vino muterà
l'ansia dei fedeli nella mistica eruzione.
Pelli, corna, bestie cacciano la preda.
Sangue scorre a lungo dalla carne di chi è,
simbolo divino per la umana sazietà.
Culto, deità di arcane verità.
Un mito che non va, impulsi che non ha
lui, l'uomo nuovo ormai.
veli di pietà ricadono su chi
Non ha la forza di lottare ancora.
Larve, castità: la fine di un'età;
la fede scoppierà,
la fede scoppierà,
grida, forse tornerà.
Trittico
I
Melos
Are perdute nel tempo ricordano
riti di gioia e dolore.
Pallidi volti, sorrisi di dolci creature,
vestali di fuoco.
Ambrosie pure che oramai son solo
fumo.
Gravidi corpi percossi dal tempo
rincorrono ancora la vita.
Satiri vanagloriosi si gonfiano, viscidi,
fino a scoppiare.
Rincorse vane, che troveranno solo
buio.
II
Un Satiro
Rosso tramonto verrà.
Muta la gente cadrà.
Labbra silenti, magico frutto.
Melos
Ognuno cercherà di raccontare
La propria storia, ma invano.
Crollo di un tempio sarà…
Mai tornerà in vita la voce mia.
L'ira mi schiaccia.
Vorrei ritrovare la pace che forse
non ho avuto mai.
Valle di deliri.
Foschi segni del mal; stimmate.
Attanaglia la gola di vergini stuprate
Invocanti pietà. Oh.
Sagome malate,
cantilenano sapienti.
Odio respira ancor…
III
Coro
Via scorre nel vento l'ansia di libertà.
Su in alto si placa la folle turba rea.
Melos
Nuovo corso, nuova gente un'altra
società.
La gioia, l'ansietà ritorna ad alitar.
Profumo di umiltà, si plasma sacra linfa.
Echi di un canto che accoglie la Poesia.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sento cadere la speranza nella vita.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sono impotente e perciò
canto nel silenzio…
Euterpe
Aria di cose lontane da me
sorge dall'oscurità.
Bontà mi mostri con femminilità,
c'è chi vivrà per te.
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…
Un ruscello scorre, gratta visceralità
manna per la specie dei coturni.
Vita
mi da Euterpe.
Quella Musa di latta pia svanirà mai.
Canta voi dipinge,
forse ancora rivivrò.
Limpida illusione di momenti sani,
dove si riflette la sincerità.
Rotolo in carne verso rive che mostrano le spoglie di una virgo.
Gorgo d'antracite tinge il viso,
si confonde col mare.
Ora sento di scoppiare
per la verità.
Scinsione (T.R.M.)
Fantasia, candide visioni: mare,
costa che non ha più fine.
Forme di corallo vagano. Oh…oh…oh…
Vita di un re senza poesia,
bianco destriero incede con pietà.
Gocce di canti: sacralità
Alba si schiude
Tentativo di rappresentazione mimica
Sguardo
Occhi immensi: luce invade, inonda.
Gole di palissandro oscurano, vietano,
saggiano.
La mente sfugge, avanza, incede, si protende
e sfiora le mie membra ansiose.
Svanisce l'euforia - Ogni cosa circonda.
Singulto (Sguardo allucinato)
Accattonaggio fosco di eventi blasfemi.
Arca, ricovero di ogni vanità,
tentativo di fuga.
Vomito
Irresoluzione
Disgusto atroce
Ambiguità - Tragedia viva dell'essere
Vomito
Gioia
Rosso giglio comincia a zampillare,
come sorgente di linfa sempiterna.
Sordo risveglio del lembo divino.
Estasi
Avanti avanti avanti ancora più avanti
strida rincorrono la propria origine arcana
ancora intatta.
Trionfo dell'umana mente sulla scia del nulla,
dove tutto assume l'aspetto del chiaro sembiante,
dove l'antico museo delle Felci schiude
le sue labbra spossate,
dove il mistero dell'occhio di vetro
svela le sue recondite fattezze.
Scinsione
Pallore soave di squinzie figure
senza più forma.
Magma disciolto,
finissima essenza di creatura
cremata al sole caldo
delle vibrazioni più incisive.
Melos
Sguardi d'azzurro dona il cielo che sa,
caldo crepuscolo sfiora la mente
che già ricomincia a vagare per me,
antri di un sogno che va.
Maschere d'osso si baciano.
Muta, torna la luna a dipingere l'aria,
poi veneri bianche che annegano;
su voci dal Cosmo mi offrono.
Calici di buia felicità,
plaghe di luce remota mi toccano,
viva la santa infinita città,
folle deliquio di Sem.
Galassia
Giace senza vita la mia età,
ombra di una specie che non è più.
Silenzio d'ombra - poi un Cristo brillerà.
Profondi occhi cercano la mistica realtà.
Voli di comete spaziano,
ansie, soffocanti, di viltà.
Immagini, più larghe della mente:
siamo noi.
Gioia si innalza e plana limpida
nella candida spuma infinita.
Spingi nel tuo Sé.
Soli sfiorerai,
crollano le scorie di un'orda,
cha mendica.
Affresco
Manti di fugaci essenze
ricoprono la vanità.
Marmi inerti fumano il tempo.
Sugge l'asina quel seme, che nascerà,
germoglierà.
Karma si trasforma in vento…vento
LUCE DIVINA
Scinsione totale del corpo dalla mente.
Il Nulla infinito, la pace.
1 Comments:
grandissimi i cervello!!!
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