23.10.06

Blocco Mentale - Poa (1973)

Capita

Due scarpe senza lacci
inseguono la strada,
si perdono nel buio,
padrone della notte.
Speranze ed illusioni
galleggiano leggere,
confuse nel colore di quel vino.
Sui prati ormai sepolti
grida un fiore,
trapassa la tua mente
e sveglia il cuore.

Scopri il profilo di un mondo
fatto di nuovi colori,
mille respiri nel vento
portano via quel tuo fiore.
Senti la forza di andare,
correre senza una meta,
brilla fra i petali bianchi
l'intensità di una stella.
Tremi e per farti coraggio
cerchi uno sfogo nel pianto.
Sembra ti parli una voce,
devi soltanto ascoltare.

In fondo a quella valle,
si aprono cento porte,
entri senza rumore,
convinto di sognare.
Porti come ricordo
di quel tuo vecchio mondo
l'accenno di uno sguardo
rimasto senza volontà.


Aria E Mele

Sono entrato in un paese,
sento il coro che mi dice
"Questo è il mondo più felice".
La mia bocca sfiora il gelo,
si respira solo aria,
una lastra di cristallo,
non è vero è solo un fiume.
Ora un albero cortese
porge grappoli di neve,
un coniglio senza tana,
tutto il prato è la sua casa.

Sorge il sole si fa festa,
sveglia un ramo le sue foglie.
Un agnello grida al gregge,
io non vedo il suo pastore.
Il ruscello a bassa voce
accarezza la radura.

Guardi il mare senza vele,
scopri il cuore della terra.
Qui nessuno ha mai pensato
di far case sulla luna.
Questa gente non ha tasche,
paga tutto col sorriso.
I bambini nudi al sole,
no non giocano alla guerra.

Compra affetto, vendi amore,
quanta gioia in fondo al cuore.
In un posto come questo,
sogni solo ritornare.
Come faccio a ricordare
quella strada senza sassi.


Impressioni

In un attimo nascono
nuove sensazioni.
Tutto il corpo vibra,
poi mi accorgo,
è nato un fiore.
Anche un petalo
può far rumore,
mi avvicino sento il suo calore,
ora parlano solo di verde
gli occhi miei.

Si apre il cielo e scopro
la superbia del mattino,
la sua luce porta
la speranza qui da me.
Aspettare no, non servirà
ed un nuovo giorno poi verrà
e l'inizio di una nuova vita fiorirà.
Tu con lei, in un mondo
senza grandi perché.
La mia immagine ora sorrideva dentro me.

Sta morendo un fiordaliso
e piange pure il cielo,
già si sente il freddo
che tra poco vincerà.
La sua anima non se ne andrà
ed un giorno poi risplenderà
e l'inizio di una nuova vita fiorirà.
Tu con lei, in un mondo
senza grandi perché.
L'ho scoperta in fondo a quello stagno,
era nata dopo tanto tempo,
la mia immagine che sorrideva dentro me.

Nasce adesso un nuovo sentimento,
che rianima il tuo cuore spento.


Io E Me

Sotto la coperta di foglie
che l'autunno stende
sui sentieri stanchi, cosa c'è?
Passi, solo passi,
abbandonati, ora sono protetti
da un amore strano intorno a te.
Danza con dolcezza il tuo grano,
sei coperto d'oro, d'oro del gran sole,
mi chiedo ma perché?

Riconosco il cuore mio
nelle ali di un gabbiano,
mentre respirano,
mentre si impigliano,
mentre si innalzano su nel blu.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.
Svanisce la paure che avevo,
di notte, del nero.
Ormai se mi perdo nel bosco,
non sono più solo.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.


La Nuova Forza

Frenesia di un mattino,
che viene su, che viene su.
Ti guardò un viandante,
ricordò la sua età.
Io non so neppure il nome
né quando tornerà,
lento, lento, lento, stanco.
Ha lasciato un legno scritto
e vedo la sua mano,
scrive, scrive, svelta, trema.
La sua storia parla di strutture vuote,
di castelli senza tempo,
della forza che ti fa pulsare il cuore,
di una terra che si fermerà.
Fantasie dipinte di una realtà,
nelle tasche trovi stelle,
sono tue se vuoi.
Un racconto che vedrà l'eternità,
schiaccerà le mie frontiere,
gonfierà le vele.
Nell'incendio del tramonto brucerà.
La tua fede senza nome,
le tue unghia senza fine,
quella fretta di morire qui.

Non farà mai rumore,
la pietà che non hai.
Riderà, forse un giorno,
l'anima dentro te.

Sopra l'albero scucito
la neve scenderà
lenta, lenta, lenta, fredda.
Il pensiero va lontano,
rivedo quella mano,
scrive, scrive, svelta, trema.
La sua storia parla di strutture vuote,
di castelli senza tempo,
della forza che ti fa pulsare il cuore,
di una terra che si fermerà.
Fantasie dipinte di una realtà,
nelle tasche trovi stelle,
sono tue se vuoi.
Un racconto che vedrà l'eternità,
schiaccerà le mie frontiere,
gonfierà le vele.
Nell'incendio del tramonto brucerà.
La tua fede senza nome,
le tue unghia senza fine,
quella fretta di morire qui.


Ritorno

Tornerò
nelle strade senza tetto blu,
dove verde non rimane
che il semaforo che dice vai.
Dove andrai?
Non cercare, tra la nebbia sei.
Non ti accorgi di inciampare e vai,
cancellando tutto ciò che hai.
Ciao dirò ai cipressi che mi chiamano,
agli uccelli che mi seguono,
a quest'erba che parla.


Verde

Sulla riva conchiglie senza vita.
Guardo il cielo, non ha più colore.
Nasce in silenzio,
tra fumo di camini,
la voglia di verde.
Un minuto e un'idea nasce già.
La promessa tra noi si farà.
Si sveglierà l'antica verità,
che grida.

Verde sarà,
quest'aria ormai finita.
Raggi di sole
sui rami appena in fiore.
E canterò
che questa nostra età
ha già deciso tutto,
il verde resterà.
Grande città
ti compreremo il prato,
sui marciapiedi
avrai l'erba più bella.

E la tua gente sarà con te.
Un minuto e un'idea nasce già.
La promessa tra noi si farà.
Si sveglierà l'antica verità,
che grida.

Verde sarà,
quest'aria ormai finita.
Raggi di sole
sui rami appena in fiore.
E canterò
che questa nostra età
ha già deciso tutto,
il verde resterà.
Grande città
ti compreremo il prato,
grande città
ti compreremo il prato,
grande città
ti compreremo il prato.


L'Amore Muore A Vent'Anni

L'amore muore a vent'anni,
si piega sotto il sole
e resta un fiume di parole,
si ferma in fondo al cuore,
tu non mi senti più.
Le mele acerbe sui rami,
le notti senza stelle,
la breve lotta sul prato,
il primo bacio rubato,
chi lo scorda mai.
E intanto tu stai dormendo
e tieni la mia mano,
poggiata appena sul tuo seno,
per essere sicura
che andrà via la paura.
Come un angelo stanco,
tu ti stringi al mio fianco,
che tenerezza fai.
Troppo tempo è passato
ed io avevo scordato,
che ti amo sai.
Cara, cara, cara!

L'amore muore a vent'anni,
io so che non è vero.
C'è sempre un albero in un prato,
c'è un uomo che è tornato
e tu non piangi più.
Come un angelo stanco,
tu ti stringi al mio fianco,
che tenerezza fai.
Troppo tempo è passato
ed io avevo scordato,
che ti amo sai.
Cara, cara, cara!

L'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,


Lei È Musica

Avere accanto te, come sei bella,
un uomo insieme a te si sente grande.
Quando sei qui con me mi fai morire,
poi quando te ne vai non so soffrire.
Un'altra donna no, che sto dicendo.
Non sei una cosa che dura un momento.
Lei non ha gli occhi tuoi,
non ha lo sguardo tuo.
Dovrai soffrire tu,
io non ho pianto mai.

È la musica, è la musica,
dolce musica, lei.
A che serve ormai,
non guardarmi così,
non odiare anche lei, lei.
Lei è musica, lei è musica,
dolce musica, lei.
Ho bisogno di lei,
lei è tutto per me,
è il mio mondo oramai, lei.
Lei non ha gli occhi tuoi,
non ha lo sguardo tuo.
Io non credevo mai
che avresti pianto tu.
È la musica, è la musica,
dolce musica, lei.

Dalton - Riflessioni: Idea d'Infinito (1973)

Idea D'Infinito

La luna riflessa
in fondo allo stagno,
nel silenzio un pezzo d'uomo
in fondo alla strada
L'odore dell'alba
un'idea d'infinito.

Un gemito d'amore
in un angolo buio
Il pianto d'un bimbo
cullato dal vento.
L'odore dell'alba,
un'idea d'infinito.


Stagione Che Muore

Grattacieli bianchi e grigi
hanno chiuso la mia città.
Non c'è posto per le strade,
mentre il verde è una rarità

Dove sono le farfalle?
Non me lo ricordo più.
Sono almeno dieci anni
che non ce ne sono più

E' una stagione che muore
fra i rumori della città
E' una stagione che muore
fra i rumori della città
E' una stagione che muore........


Cara Emily

Cara Emily perdona
Se non ho pensato più
Quando ho avuto quella donna
Tra le mie braccia.
In quella camera d'albergo
con un relitto come me,
ho fatto male per un'ora
al tuo ricordo.
Ma la mia anima non c'era
camminava insieme a te
incontro al tempo che non rende mai
quel che promette.

Ma tu per prima mi hai tradito
ti sei offerta all'infinito
Cara Emily, perché,
preferivi il cielo a me?

E ti ricordi di noi due bambini
e quella corsa lungo il fiume
In quale fiore, in quale onda
ti troverò?

Dov'è finito quel giorno
quel nostro troppo breve giorno
Cara Emily perché
preferivi il cielo a me?


Riflessioni

Strumentale


Un Bambino, Un Uomo, Un Vecchio

I sogni di un bambino
li uccide la realtà.
Si alza un bel mattino
e sogni più non ha.

Comincia ad arrancare
per arrivare lontano
lottare, faticare
per quattro mosche in mano .....

E per la strada perderà
valori ed ambizioni
Poi vecchio e stanco morirà
senza un' emozione.


Dimensione Lavoro

Il lavoro ti uccide
sono troppe le ore
la sera sei stanco
e tempo per te
non ne hai quasi mai.

E pensare che siamo nati
per fare cose più grandi
pensa cosa potresti fare
col cervello che hai.

Ti alzi e già corri
un pò per volta tu crepi
e, alla fine del giorno,
avrai vissuto solo venti minuti!

Pensaci!

Delirium - Lo Scemo e Il Villaggio (1972)

Villaggio

Strumentale


Tremori Antichi

Turbini di neve,
Hanno cancellato
Il sangue
Di chi è morto a Maratona.
E l'uomo,
l'uomo ha già scordato
Il pianto ed il dolore
Delle donne
Che invano hanno aspettato
per mille primavere
qualcuno che non torna.

Sotto una nebbia
Di tremori antichi,
L'urto delle spade
M'ha svegliato,
Come un bambino
Mi sono messo a urlare
E qualcuno,
qualcuno m'ha gridato pazzo,
le labbra dei sapienti
m'han gridato in faccia
che amavano
vedere il sole
levarsi rosso sangue.


Gioia, Disordine, Movimento

Villaggi di latte,
denaro di sabbia,
volete restare
nel mondo deriso,
vedere la vita
col sole morire.


La Mia Pazzia

Hai gridato la pace
Dentro le strade della realtà,
hai promesso: "il colore"
della tua pelle non servirà
a separare nell'uomo
quello ch'è falso, ch'è verità!
Non destare nel cielo
l'ostaggio più antico
per la viltà.

Hai mentito a te stesso
nella tua stolta voracità,
hai calpestato la fede
con la tua sola malvagità,
non mi guardare negli occhi,
la mia pazzia non tacerà.
Quello che hai fatto
all'uomo,
credi nel tempo
non morirà.


Sogno

Strumentale


Dimensione Uomo

Non chiedere,
se non vuoi sentirti dire: no!
Aiutati,
tu, da solo, puoi cavartela
in questo mondo di carta
dove vive il disprezzo
che rincorre la morte lo sai.
Ripensaci,
ciò che vive
è stato dato a te.
Ragionaci,
non è bello
veder nascere
i primi raggi del cielo?
Da un bambino un pensiero,
dalla pace l'amore che da!


Culto Disarmonico

Strumentale


Pensiero Per Un Abbandono

Forse è vero:
sono pazzo.
L'ho capito proprio adesso
che non riesco a ricordare
neanche un gesto di dolcezza
dalle mani della gente,
dalle mani della gente.

Se potessi cancellare
Solamente per un poco
Quello che mi è qui negli occhi,
quello che mi brucia dentro,
solo allora potrei dire
"sono finalmente pronto".

Strani giochi di colori
mi hanno dato da pensare,
mi hanno fatto ricordare
quello che c'è stato ieri,
quello che non tornerà,
quello che non tornerà.

Jumbo - DNA (1972)

Suite Per Il Sig. K

Sta Accadendo Qualcosa Dentro Me

Ho avuto la voce e non posso gridare,
Ho avuto il pensiero e non posso più pensare.
Ma dentro qualcosa mi uccide ogni giorno,
Mi fa stare male, se solo guardo intorno.

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Qualcuno mi ha insegnato che un buono tra la gente
Va in paradiso, ma non ha capito niente.
E mi ha insegnato pure di andare sempre avanti,
Di fare a gomitate, ma gli ostacoli son tanti.

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Non ha importanza come, importa arrivare!
E già comincio a dire: ho fretta, devo andare.
… e andare a testa bassa, raggiungere la cima,
e sono già sfinito e… ancora a metà strada.

Dove è la giovinezza? Dove è quel verde prato?
Quel casolare bianco nel quale sono nato?
E dove quel ruscello? Le grida di un bambino
Che guardava per ore le pale di un mulino?

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Ed Ora Corri…

Tu nella vita hai un posto importante,
Che ti da gloria e ti rende potente.
Non ti importava di fare il cretino,
Pur di salire il famoso gradino.
Non hai pensato neppure all'amore,
Tutto il tuo tempo l'hai speso in dovere.

Tu che guardavi sempre davanti,
Non li vedevi, ed erano in tanti.
E si fermavano per pregare,
Non li vedevi, avevi da fare.
Non ti curavi del bene e del male.
Eri occupato a salire le scale.

La sicurezza di essere assolto,
Tu uomo ricco, tu uomo colto,
La spii negli occhi di questi fratelli,
Che non conosci e credevi ribelli.
Ora capisci in quale maniera
Sarebbe giusto aspettare la sera.

E ora corri, ti senti gelare.
Hai sentito l'ora e cominci a tremare,
Sei stato cieco, e adesso non sai
Chiudere gli occhi, imparare a pregare.

Dio è…

Che cosa non faresti per passare alla storia,
Calpesti i sentimenti con la folle tua boria.
E non restar mai solo, piangeresti, sta attento:
L'amore e l'amicizia li hai lasciati nel vento.

Dio è l'amore che ho per la mia donna,
Dio è l'amore che ho per la gente,
Dio è l'amore che si da per niente.
Dio è la gioia che provo quando canto.
Dio è la pace che trovo quando dormo.
Dio è tutto ciò che mi da un nuovo giorno.
Dio è l'amore, l'amore, la gioia, la pace.

Ho detto preghiere imparate a memoria,
Ho pianto e ho odiato la smania di storia,
Ho speso notti intere a cercare un perché,
Ma poi ho capito che.

Dio è l'amore che ho per la mia donna,
Dio è l'amore che ho per la gente,
Dio è l'amore che si da per niente,
Dio è l'amore che si da per niente.

Miss Rand

"C'è una casa che brucia", grida qualcuno,
E' mezz'ora che chiama e non arriva nessuno.
La casa pian piano continua a bruciare,
C'è fumo sul tetto comincia a crollare.

La finestra si apre, è lei che grida,
Le fiamme si vedono, è lei che brucia.
I capelli ormai non ha già più,
Il corpo è vestito soltanto di fuoco.

"Sta bruciando la casa di Miss Rand"
"Sta bruciando la casa di Miss Rand"

Domani a scuola l'aspetteranno invano,
I ragazzi di lei al custode domanderanno,
Qualcuno piangerà, qualcuno sorriderà,
Qualcun altro dei fiori certamente le porterà.

Con la casa è bruciata Miss Rand.
Con la casa è bruciata Miss Rand.


E' Brutto Sentirsi Vecchi

E' Brutto Sentirsi vecchi,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Sentire il bisogno di stare seduti,
Sdraiarsi per terra e dormire soltanto,
Sognare di fare cose grandiose,
Che poi in fondo non ti senti di fare.

E' brutto sentire il bisogno di piangere,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Non avere la forza nemmeno di amare,
Solo di stare da solo con te.
Non fidarti nemmeno dell'amico più caro,
Non avere il coraggio di pensare a domani.

E' brutto pensare a mangiare soltanto,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Pensare solo a soddisfare te stesso,
E ignorare ciò che ti circonda.
Oggi, è vero, c'è chi lavora per te,
Ma domani solo cosa farai.

E' brutto pensare a morire,
Se gli anni che hai sono così pochi.



Hai visto…..

Hai visto le stelle bruciare,
Hai visto il mare diventare grande,
Hai visto la lava scendere giù a valle,
Hai visto le serpi sputare il veleno.

Hai visto il fuoco bruciare la tua casa,
Hai visto i corvi mangiare il tuo grano,
Hai visto i cani sbranare i tuoi figli,
Hai visto le acque portarsi via tua madre.

Hai visto il mondo strisciare sullo sterco,
Hai visto i tuoi fratelli chiedere perdono,
Hai visto la luce gridare condanna,
Hai visto… più niente.

Locanda Delle Fate - Forse Le Lucciole Non Si Amano Più (1977)

A Volte Un Istante Di Quiete

Strumentale


Forse Le Lucciole Non Si Amano Più

E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi cadde giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi caduti, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.

Pazzi, forti eroi, tutto era sbagliato,
Vi è mancato il tempo di riprendere fiato.
Il sangue alla testa si fermò
E scelse anche per voi.

Trascinati da un furto di coscienza,
Abbagliati da miti e da leggende,
Di miracoli pieni i nostri sogni,
Non ci bastano più quando fa luce.

Come non si fanno oscure
Sempre si alzerà,
Una luce accesa o spenta ci sarà.
Mentre dal buio,
Intanto spunterà una nuova favola,
La gente guarderà, qualcuno invecchierà.

Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.

Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.

Disposti in cerchio, a raccontare anche al nemico il tuo destino.
Insieme contro abbracciati innanzi terre ignote.
Ostie sporche di sangue, noi a chiedere perché.
Mentre gli occhi sconfinano verso le stelle,
Le due ali sottili basterebbero a noi.
Ecco il canto di un vecchio, ubriaco e scontento,
Che si infetta le ansie che straripano già.
Troppo scuri i silenzi, nei dintorni e qui dentro,
Forse le lucciole non si amano più.
Non so come la morte profumi d'incenso,
E di suoni di venti e campane.

E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi cadde giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.


Profumo Di Colla Bianca

Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo e i ricami della luce,
Con la polvere trasformano
Libri e quaderni vecchi
E un sogno rimasto a specchiarsi nel tempo,
Tra rovine di un giocattolo.
Profumo di colla bianca, ritrovato qui,
Fantasmi vecchi e nuovi si confondono.

Mille vetri rispecchiano ricordi che un bimbo lasciò.

Raccolgo un libro di immagini sbiadite dalla realtà.

Voglia immensa di chiudere le porte sulla mia età.
Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo che i ricami della luce
Con la polvere trasformano,
La dietro il muro il vento,
Rapisce al silenzio sospiri confusi
E voci ancora tiepide in un attimo.
Ma il profumo di colla bianca si è fermato qui,
Per regalare al vento le mie maschere.


Cercando Un Nuovo Confine

Mentre voli in alto, in braccio comete venute per te.
Lasci indietro un mondo, miscuglio antico di sogno e realtà.
Fili che non conoscerai, intrecciati, legati a nodi immensi.
Non avrai l'amore, ma la tua pelle non invecchierà.
E rimani un fiore, un fiore che il vento non sciuperà mai.
Sentieri intrisi di linguaggi strani, e malinconia che sempre,
Si dispone chiara dentro noi.
(si dispone in noi)
Dentro noi
(si dispone in noi)

Sei rimasta qui solo un momento in silenzio a guardare.
Occhi insieme di gioia e di pianto,
Ti è mancato il tempo per capire perché
Mentre dal tuo cuore agl'occhi nessun pianto salirà.

Volti gli occhi a un pianeta di sassi,
Che si porta da sempre in giro,
Mani e gambe saliva i respiri,
Peli e sessi in ansia di felicità.

Ora vesti tante luci, dove non esiste il tempo
e di sogni di altri mondi sono quadri appesi al vento
e le stelle ti ameranno senza chiederti chi sei,
scivolando nel tuo cuore o posandosi su te,
mille uomini celesti culleranno le tue notti
mentre tutto intorno suoni nuovi e dolci sentirai.

Non avrai nel cuore l'odio nascosto in castelli e città,
qui senza rumore rubati i silenzi di antiche realtà
e seguirai le acrobazie strabilianti della tua mente accesa
danze di parole giochi bellissimi che inventerai,
storie antiche e nuove insieme agli altri mi racconterai,
i tuoi pensieri specchi di altri mondi suoneranno dolcemente
note che in silenzio ascolterai.
(in silenzio ascolterai)
Ascolterai
(in silenzio ascolterai)
Ascolterai
…….

Sogno Di Estunno

Guardo camminando la mia ombra,
Che scivola sui sassi
Mentre l'ultima pioggia dell'estate,
Mi racconta delle mille cose che non ho.
Oggi finirà la prigionia,
Vedrai il reticolato di polivinile,
Anna saran belli i tuoi capelli sul vestito che io ti darò.

Poco tempo ormai resterà fra noi in questa nuova età
Vestirò con te i panni vecchi e poi scalzo camminerò
Solo il vento amico insieme a noi me li ricamerà,
Nelle tasche solo l'anima cieli immensi su noi.
Regni eterni persi, antichi dei, arsi invano laggiù,
Nelle tasche solo l'anima a sognare per noi.

Piove piano sopra i fiori di un'estate fa,
Piove sui ricordi antichi della gioventù
Forse è giunta l'ora attesa della libertà,
Troppe volte hanno tradito la mia ingenuità, ingenuità.

E' strano sai, la pioggia che cade sul prato, i grilli cantano già
E' strano sai, l'estate ha mille colori che quasi non vedo più,
E' strano sai avere tanta voglia di correre e muover piano i passi
Per non sciupare l'attimo di libertà.


Non Chiudere A Chiave Le Stelle

Sciami d'api e, come un fiore,
tu bellissima sarai.
Grazie ti diranno, amore,
forse li ringrazierai.
Ma ora non fermarti qui
a fissare vuoti che
bruceresti di là.
Se ti rubi agli occhi il tempo,
ti farà soffrire un po',
quando ti rincontrerà.

Poi raccoglierai le stelle,
sparse tra i capelli tuoi.
Le più strane, le più belle,
sul tuo cuore chiuderai.
Se nascondi il mondo agli occhi,
rischi non ne corri mai,
ma tu sola sarai.
Stelle chiuse a chiave, i sogni
non ti basteranno più,
quando il sole entrerà.

Vendesi Saggezza

Voleranno sopra i vetri,
mille volte gli occhi,
cercando spazi di là.
E il cervello a una parete
o sopra un banco a vendere,
alla fine, trascinerei.
Per rubarmi ai vuoti di memoria,
forse quello che ci va.
Basta adesso alle orge senza senso
e ai rimorsi del di qua.
Chissà se quando la corda
stringerà il mio collo,
la bocca non griderà.
Ora è entrata una farfalla
che d'amore nato sui fiori mi parlerà.
Seguo già i suoi voli trasparenti
che tra poco tradirò.
Con le mani fresche
dei miei fianchi,
reti infine getterò.

Saggezza venderei
con il peso dei discorsi
sempre uguali
e in cambio chiedo a lei
i segreti immensi
delle sue stagioni.
Perché da Alice ora non compro più
Mosaici, rose e seta
e in fondo al buio sto spiandoti,
forse verrà a svegliarla.

Volerai tra pareti e fotocellule
invisibili e segrete.
Porte ne aprirai,
prati di moquette,
fiori quasi veri
e un senso di potere.
Ma poi ti accorgerai,
che non puoi più volare.

C'è un ladro nella stanza.
Non ti ruba argento ne monete d'oro.
Ma senza far rumore
strapperà ai tuoi voli gli alibi più veri.
Non basta, dammi i fiori che non ho,
non ho più voglia di spiegare.
Tu sarai grande più di Icaro,
ti guarderai volare.

25.9.06

I Giganti - Terra in Bocca (Poesia di un delitto) (1971)

SIDE ONE

Largo iniziale – molto largo – avanti

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato
Senza neanche darti il sospetto

Ora tu giaci senza le scarpe
Dentro a un cespuglio di biancospino
Mentre sul mare vanno le barche
Che ti ricordano fin da bambino

Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita

“Quel giorno il paese si svegliava come sempre, come tutti i giorni, al rintocco del mattutino, con le prime
donne sedute sui gradini delle loro case, con le reti stese ad asciugare, con il primo odore di pane, con le voci
dei contadini nei campi, e il mare in lontananza, che ascolta, e racconta”

Son solo cento case, tutto il paese,
una gran chiesa con il campanile,
un bar-tabacchi senza pretese,
tutto raccolto sembra un cortile

Quattro strade strette strette
Che portano in piazza
Una donna, due donne,
Un vecchio, un bambino
Con le brocche sulla testa
Una lunga processione
Scende al centro del paese
Per comprare solo acqua

In questo maledetto paese
Son vent’anni che il Comune
Ha promesso un acquedotto
Ma promesso solamente
Il raccolto sta morendo
Qui da noi non piove mai
Siamo stanchi di aspettare
L’acqua non arriva mai...
L’acqua non arriva mai...
L’acqua non arriva mai...

C’è solo un carrettiere
Che ad ogni ora passa con l’acqua, quella da bere
La vende a 10 lire al bicchiere
Chi non ha soldi non la può bere

I patriarchi di due famiglie
Come se fossero due nazioni
Scendono in campo in mille battaglie
Sono nemici da generazioni

Lunedì....Sparatoria nel mercato del pesce
Martedì...Col tritolo fan saltare una casa
Mercoledì...In campagna hanno ucciso un pastore
Giovedì...Han gettato l’autobotte dal molo
Venerdì...Han trovato una cisterna inquinata
Poi di sabato...Tutto il paese è rimasto senz’acqua
Ma di domenica, ma di domenica
Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno
Tutti salutano, tutto è normale

“Don Vincenzo carissimo, salutammo a vossia
Baciamo le mani don Gaetano, ossequi alla signora”

Nel paese un’esplosione violenta......Fa crollare come in guerra una casa
Martedì ......arrivano i carabinieri......Per fare un verbale

Ma di domenica, ma di domenica
Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno
Tutti salutano, tutto è normale

Non è successo niente di normale

Avanti tutto – brutto momento – plim plim

“I was in Sicily in 1936
Sun and sea like in California, wonderful!
No one washes teeth,
Just someone drink milk: terrible!”

Poi nel paese bianco di sole
Scorre in silenzio il tuo funerale
Piange la gente, sboccian le viole
E una ragazza si sente male

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale
Un tramonto che moriva in mare
Così è nato il vostro amore
Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Vi parlate già da un anno
Son contenti i genitori
Poi le nozze si faranno
Io, io ero stato scelto
Per essere compare

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale
Un tramonto che moriva in mare
Così è nato il vostro amore
Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Vi parlate già da un anno
Son contenti i genitori
Poi le nozze si faranno
Io, io ero stato scelto
Per essere compare

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale

“Io, ho il sole nel cuore e tu mi illumini”

Plim plim al parossismo – delicato andante

Si scompone in mille suoni
Un lamento di campane
Lenta e funebre magia
Che in paese più nessuno fa dormire
Se parlavo di tuo padre
E del dramma di un paese
Dove regna l’omertà
Ti chiudevi nel silenzio e non parlavi quasi mai

Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità
Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Testardo come un asino, violento come un temporale
Fragile come un bambino che ha paura

La miseria porta in grembo
La violenza come un figlio
Che per crescere dovrà
Divorare tutto il bene, solo il male lascerà

Il tuo mondo si è fermato
Niente conta ormai per te
Brucia la tua gioventù
E nessun avvenimento vale più
Di ogni appuntamento
Che tu davi a lei

Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità
Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Testardo come un asino, violento come un temporale
Fragile come un bambino che ha paura

Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Del tuo amore calpestato
Del tuo amore calpestato, ferito e ucciso

Rumori – fine incombente

SIDE TWO

Fine lontana – allegro per niente

No, non era più un mistero,
lo sapevano in paese, lo sapeva il mondo intero
le mie mani ho rovinato lavorando sotto il sole
che bruciava le colline
ogni zolla ho frantumato
ogni angolo di terra fino in fondo al mio podere
queste mani hanno scavato
ma l’acqua no, no, no, non l’ho trovata mai

Qualcuno poi m’ha consigliato
Di pensare ai fatti miei
Eran questioni personali
Ho risposto: “andate via, faccio quello che mi pare
Questa terra è casa mia”
Loro mi hanno minacciato,
il mio orgoglio hanno ferito
per amore ho mentito
ed in faccia gli ho gridato
“Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti”

Ho trovato nella stalla
Il mio mulo sgozzato
Poi di notte hanno incendiato i granai
Qualche giorno dopo mi han tagliato le viti
Per farmi paura, per farmi paura
No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò
Per farmi paura, per farmi paura
No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò

Loro mi hanno minacciato,
il mio orgoglio hanno ferito
per amore ho mentito
ed in faccia gli ho gridato
“Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti”

“Perché voi non riuscite a capire quello che sta dicendo?”
“Io ho il sole nel cuore...e tu m’illumini”

Tanto va la gatta al lardo – su e giù

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato.....
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
I tuoi occhi neri sbarrati nel vuoto
Davanti alla morte
Avevano fotografato la paura
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
Nella tua bocca
Ancora spalancata
Ad invocare l’ultimo aiuto
C’era solo terra e non respiro

Nel tuo letto di morte
Col tuo vestito di festa
Ti hanno vegliato due giorni
Ti ha visto tutto il paese
Ti hanno baciato le mani
Accarezzato i capelli
Hanno sfilato in silenzio
Son tutti senza parole
La casa è piena di gente
La gente piange e poi prega
Ogni preghiera è una rosa
Ti hanno coperto di fiori

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare
La mano che ti ha ucciso
L’egoismo del potere
O il mio orgoglio smisurato,
il senso che io dò all’onore

Sapevo di non potere
Lottare con le montagne
Ma ero pronto a pagare
Pagare io di persona
Come potevo pensare
Io che ti ho dato la vita
Di regalarti alla morte
Parlare non serve a niente
Ora il tuo corpo ha un vestito
Coperto solo di fiori
Abbandonato sul letto
Sopra il tuo letto di morte

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare

Tua madre, la terra, in una nuova ferita
Coprirà il tuo corpo come un germoglio di grano
Che morirebbe d’inverno
senza spuntare mai

No no no, non è vero
Questa è solo fantasia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà di....

Tua madre, la terra, ti pianterà nel cuore
Radici di rose per darti la vita
Ogni anno in primavera
Quando il sole tornerà

No no no, non è vero
Questa è solo poesia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà, cosa resterà di....

Resterà soltanto, solamente il mio rimorso
Come un’ombra no no no, non mi lascerà
Urlerà di notte
Di notte nel silenzio
No no non mi distruggerà, non mi distruggerà

Io piango, io piango, io piango
So chi devo ringraziare
Ma so che devo fare
Sì, so chi devo ringraziare
Ora so che devo fare

Lui certamente conosce chi è stato
E già lo aspetta al crocevia
E quando passa
Lungo il fossato
Gli spara in faccia
E così sia....

“Addì 18 agosto 1936, in contrada Sorci è stato ritrovato un morto sparato......
19 agosto ’36, all’altezza delle terrazze del Buonconvento è stato trovato un morto sparato...
20 agosto ‘36, alla presenza di tre guardie, e mia, si costituisce Calogero Sonnino, dichiarandosi l’uccisore
dell’uomo trovato alle terrazze del Buonconvento, e padre del ragazzo trovato ucciso in contrada Sorci...
22 agosto 1936, tramite la mia persona Sonnino fa sapere alla famiglia di volere il figlio sepolto nel suo
podere
25 agosto 1936, alla presenza del medico legale, del curato, del sepoltore, di sette congiunti, e mia, si
procede alla tumulazione, durante lo scavo, all’improvviso, dalla terra........”

Larghissimo – dentro tutto

“Calogero Sonnino aveva ragione, aveva perduto un figlio ma aveva trovato l’acqua.
Sì, ma se tuo padre aveva ragione, tu.....”

Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini
Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini

Alba di notte – rimbalzello triste

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato
Senza neanche darti il sospetto
Ora tu giaci senza le scarpe
Dentro a un cespuglio di biancospino
Mentre sul mare vanno le barche
Che ti ricordano fin da bambino

Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita
Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita

Quando ti vedono i tuoi parenti
Si levano subito pianti e lamenti
S’alza tuo padre con la doppietta
Corre ansimando per fare vendetta

Lui certamente conosce chi è stato
E già lo aspetta al crocevia
Poi quando passa
Lungo il fossato
Gli spara in faccia
E così sia....

Poi nel paese bianco di sole
Scorre in silenzio il tuo funerale
Piange la gente, sboccian le viole
E una ragazza si sente male

Dentro la terra t’hanno calato
Davanti al mare il tuo primo amore
Non puoi far nulla del tuo passato
Per te non corrono più le ore
Dentro la terra t’hanno calato
Davanti al mare il tuo primo amore
Non puoi far nulla del tuo passato
Per te non corrono più le ore

Quante speranze, quante illusioni
Tu ti eri fatto su questa terra
Le hanno abbattute senza ragioni
Come si abbatte un soldato in guerra
Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
Tu ti credevi quasi immortale
Hai sedici anni, ma sei morto lo stesso

Rimbalzello compiacente – ossessivo ma non troppo – fine


Agradecimentos: Evandro Domingues
, que enviou as letras deste álbum!

19.8.06

Le Orme - Uomo di Pezza (1972)

Una Dolcezza Nuova

Colgo il tuo sguardo e lo stringo nelle mani,
C'è nei tuoi occhi una paura antica;
Sogni di cenere s'infiammano ora in te.
Quando i timori si dissolvono tu credi in me.

Una luce che ti abbaglia,
La purezza nello specchio e tu
Ti avvicini a me.
Piange il cielo sopra i vetri
La tempesta è nel tuo cuore
Ti rifugi in me
Urla il tuono nello spazio
La tua voce è già un sospiro e tu
Tremi accanto a me

Colgo il tuo sguardo e lo stringo nelle mani
C'è nei tuoi occhi una dolcezza nuova
Nuova per te.


Gioco Di Bimba

Come d'incanto lei s'alza di notte,
Cammina in silenzio con gli occhi ancor chiusi
Come seguisse un magico canto
E sull'altalena ritorna a sognare.

La lunga vestaglia, il volto di latte,
I raggi di luna sui folti capelli.
La statua di cera s'allunga tra i fiori
Folletti gelosi la stanno a spiare.

Dondola, dondola, il vento la spinge
Cattura le stelle per i suoi desideri.
Un'ombra furtiva si stacca dal muro:
Nel gioco di bimba si perde una donna.

Un grido al mattino in mezzo alla strada,
Un uomo di pezza invoca il suo sarto
Con voce smarrita per sempre ripete
"Io non volevo svegliarla così"
"Io non volevo svegliarla così"


La Porta Chiusa

Come ogni sera sei sola nel buio;
Il tuo candore ti fa compagnia.
Senti il fruscio sulla soglia e non sai chi sarà.
Posi il giornale e ascolti in silenzio
Chi sta bussando a quest'ora?
Vorresti aprire e non sai come mai.
Non hai aperto...perché?
Poteva essere "lui".


Breve Immagine

Giochi di luce riflettono
I fuochi nell'acqua
Tenui colori si fondono
Dentro ai miei occhi

E' un' immagine dolcissima bellissima
E' un' immagine che vorrei sempre mia

Là dove il cielo finisce
Unendosi al mare
C'è una giovane donna
Sorride a me

E' un' immagine fuggevole brevissima
E' un' immagine che il tramonto porta via


Figure Di Cartone

In modo strano tutto tuo
Fatto di figure di cartone
E di tante bambole di stoffa, vivi tu

Vivi chiusa in quelle quattro mura,
Non ricordi chi ti ci ha portato
E conosci solo chi ora gioca con te.

Tu non hai le ansie del futuro
Per te il tempo non ha più valore,
Ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai.

E nei tuoi sogni
Parli con gli angeli.

In un cerchio chiuso di pazzia
Hai perduto la tua giovinezza
Come un fiore tolto dal ramo a primavera

Dai un nome a tutte le farfalle
E confessi al vento i tuoi amori
Danzi sola nei corridoi vuoti quando è sera.

Stringi forte al petto il tuo cuscino
E sul muro bianco si disegna
il profilo di una donna con il suo bambino
E così felice ti addormenti.


Aspettando L'Alba

Un suono di chitarra
Un canto nella notte
C'era un fuoco sulla spiaggia aspettando l'alba
La ragazza scalza si specchiò

Tante orme sulla sabbia
Sorrisi sulle labbra
C'era un volto vuoto e spento tra le fiamme bianche
Il ragazzo a lungo lo fissò

Tanti occhi un solo sguardo
Un pensiero silenzioso
C'era al caldo nelle vene in quei corpi tesi
E la luna stava tramontando
Si bagnava sulla riva nel chiarore incerto
E il suo corpo libero donò

Un gran vento al mattino si infuriò col sole
Rovesciando il mare sulla spiaggia.


Alienazione

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