23.10.06

Blocco Mentale - Poa (1973)

Capita

Due scarpe senza lacci
inseguono la strada,
si perdono nel buio,
padrone della notte.
Speranze ed illusioni
galleggiano leggere,
confuse nel colore di quel vino.
Sui prati ormai sepolti
grida un fiore,
trapassa la tua mente
e sveglia il cuore.

Scopri il profilo di un mondo
fatto di nuovi colori,
mille respiri nel vento
portano via quel tuo fiore.
Senti la forza di andare,
correre senza una meta,
brilla fra i petali bianchi
l'intensità di una stella.
Tremi e per farti coraggio
cerchi uno sfogo nel pianto.
Sembra ti parli una voce,
devi soltanto ascoltare.

In fondo a quella valle,
si aprono cento porte,
entri senza rumore,
convinto di sognare.
Porti come ricordo
di quel tuo vecchio mondo
l'accenno di uno sguardo
rimasto senza volontà.


Aria E Mele

Sono entrato in un paese,
sento il coro che mi dice
"Questo è il mondo più felice".
La mia bocca sfiora il gelo,
si respira solo aria,
una lastra di cristallo,
non è vero è solo un fiume.
Ora un albero cortese
porge grappoli di neve,
un coniglio senza tana,
tutto il prato è la sua casa.

Sorge il sole si fa festa,
sveglia un ramo le sue foglie.
Un agnello grida al gregge,
io non vedo il suo pastore.
Il ruscello a bassa voce
accarezza la radura.

Guardi il mare senza vele,
scopri il cuore della terra.
Qui nessuno ha mai pensato
di far case sulla luna.
Questa gente non ha tasche,
paga tutto col sorriso.
I bambini nudi al sole,
no non giocano alla guerra.

Compra affetto, vendi amore,
quanta gioia in fondo al cuore.
In un posto come questo,
sogni solo ritornare.
Come faccio a ricordare
quella strada senza sassi.


Impressioni

In un attimo nascono
nuove sensazioni.
Tutto il corpo vibra,
poi mi accorgo,
è nato un fiore.
Anche un petalo
può far rumore,
mi avvicino sento il suo calore,
ora parlano solo di verde
gli occhi miei.

Si apre il cielo e scopro
la superbia del mattino,
la sua luce porta
la speranza qui da me.
Aspettare no, non servirà
ed un nuovo giorno poi verrà
e l'inizio di una nuova vita fiorirà.
Tu con lei, in un mondo
senza grandi perché.
La mia immagine ora sorrideva dentro me.

Sta morendo un fiordaliso
e piange pure il cielo,
già si sente il freddo
che tra poco vincerà.
La sua anima non se ne andrà
ed un giorno poi risplenderà
e l'inizio di una nuova vita fiorirà.
Tu con lei, in un mondo
senza grandi perché.
L'ho scoperta in fondo a quello stagno,
era nata dopo tanto tempo,
la mia immagine che sorrideva dentro me.

Nasce adesso un nuovo sentimento,
che rianima il tuo cuore spento.


Io E Me

Sotto la coperta di foglie
che l'autunno stende
sui sentieri stanchi, cosa c'è?
Passi, solo passi,
abbandonati, ora sono protetti
da un amore strano intorno a te.
Danza con dolcezza il tuo grano,
sei coperto d'oro, d'oro del gran sole,
mi chiedo ma perché?

Riconosco il cuore mio
nelle ali di un gabbiano,
mentre respirano,
mentre si impigliano,
mentre si innalzano su nel blu.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.
Svanisce la paure che avevo,
di notte, del nero.
Ormai se mi perdo nel bosco,
non sono più solo.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.
Se gli occhi sono lucciole amiche,
ci vedo nel buio.


La Nuova Forza

Frenesia di un mattino,
che viene su, che viene su.
Ti guardò un viandante,
ricordò la sua età.
Io non so neppure il nome
né quando tornerà,
lento, lento, lento, stanco.
Ha lasciato un legno scritto
e vedo la sua mano,
scrive, scrive, svelta, trema.
La sua storia parla di strutture vuote,
di castelli senza tempo,
della forza che ti fa pulsare il cuore,
di una terra che si fermerà.
Fantasie dipinte di una realtà,
nelle tasche trovi stelle,
sono tue se vuoi.
Un racconto che vedrà l'eternità,
schiaccerà le mie frontiere,
gonfierà le vele.
Nell'incendio del tramonto brucerà.
La tua fede senza nome,
le tue unghia senza fine,
quella fretta di morire qui.

Non farà mai rumore,
la pietà che non hai.
Riderà, forse un giorno,
l'anima dentro te.

Sopra l'albero scucito
la neve scenderà
lenta, lenta, lenta, fredda.
Il pensiero va lontano,
rivedo quella mano,
scrive, scrive, svelta, trema.
La sua storia parla di strutture vuote,
di castelli senza tempo,
della forza che ti fa pulsare il cuore,
di una terra che si fermerà.
Fantasie dipinte di una realtà,
nelle tasche trovi stelle,
sono tue se vuoi.
Un racconto che vedrà l'eternità,
schiaccerà le mie frontiere,
gonfierà le vele.
Nell'incendio del tramonto brucerà.
La tua fede senza nome,
le tue unghia senza fine,
quella fretta di morire qui.


Ritorno

Tornerò
nelle strade senza tetto blu,
dove verde non rimane
che il semaforo che dice vai.
Dove andrai?
Non cercare, tra la nebbia sei.
Non ti accorgi di inciampare e vai,
cancellando tutto ciò che hai.
Ciao dirò ai cipressi che mi chiamano,
agli uccelli che mi seguono,
a quest'erba che parla.


Verde

Sulla riva conchiglie senza vita.
Guardo il cielo, non ha più colore.
Nasce in silenzio,
tra fumo di camini,
la voglia di verde.
Un minuto e un'idea nasce già.
La promessa tra noi si farà.
Si sveglierà l'antica verità,
che grida.

Verde sarà,
quest'aria ormai finita.
Raggi di sole
sui rami appena in fiore.
E canterò
che questa nostra età
ha già deciso tutto,
il verde resterà.
Grande città
ti compreremo il prato,
sui marciapiedi
avrai l'erba più bella.

E la tua gente sarà con te.
Un minuto e un'idea nasce già.
La promessa tra noi si farà.
Si sveglierà l'antica verità,
che grida.

Verde sarà,
quest'aria ormai finita.
Raggi di sole
sui rami appena in fiore.
E canterò
che questa nostra età
ha già deciso tutto,
il verde resterà.
Grande città
ti compreremo il prato,
grande città
ti compreremo il prato,
grande città
ti compreremo il prato.


L'Amore Muore A Vent'Anni

L'amore muore a vent'anni,
si piega sotto il sole
e resta un fiume di parole,
si ferma in fondo al cuore,
tu non mi senti più.
Le mele acerbe sui rami,
le notti senza stelle,
la breve lotta sul prato,
il primo bacio rubato,
chi lo scorda mai.
E intanto tu stai dormendo
e tieni la mia mano,
poggiata appena sul tuo seno,
per essere sicura
che andrà via la paura.
Come un angelo stanco,
tu ti stringi al mio fianco,
che tenerezza fai.
Troppo tempo è passato
ed io avevo scordato,
che ti amo sai.
Cara, cara, cara!

L'amore muore a vent'anni,
io so che non è vero.
C'è sempre un albero in un prato,
c'è un uomo che è tornato
e tu non piangi più.
Come un angelo stanco,
tu ti stringi al mio fianco,
che tenerezza fai.
Troppo tempo è passato
ed io avevo scordato,
che ti amo sai.
Cara, cara, cara!

L'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,
l'amore muore a vent'anni,


Lei È Musica

Avere accanto te, come sei bella,
un uomo insieme a te si sente grande.
Quando sei qui con me mi fai morire,
poi quando te ne vai non so soffrire.
Un'altra donna no, che sto dicendo.
Non sei una cosa che dura un momento.
Lei non ha gli occhi tuoi,
non ha lo sguardo tuo.
Dovrai soffrire tu,
io non ho pianto mai.

È la musica, è la musica,
dolce musica, lei.
A che serve ormai,
non guardarmi così,
non odiare anche lei, lei.
Lei è musica, lei è musica,
dolce musica, lei.
Ho bisogno di lei,
lei è tutto per me,
è il mio mondo oramai, lei.
Lei non ha gli occhi tuoi,
non ha lo sguardo tuo.
Io non credevo mai
che avresti pianto tu.
È la musica, è la musica,
dolce musica, lei.

Dalton - Riflessioni: Idea d'Infinito (1973)

Idea D'Infinito

La luna riflessa
in fondo allo stagno,
nel silenzio un pezzo d'uomo
in fondo alla strada
L'odore dell'alba
un'idea d'infinito.

Un gemito d'amore
in un angolo buio
Il pianto d'un bimbo
cullato dal vento.
L'odore dell'alba,
un'idea d'infinito.


Stagione Che Muore

Grattacieli bianchi e grigi
hanno chiuso la mia città.
Non c'è posto per le strade,
mentre il verde è una rarità

Dove sono le farfalle?
Non me lo ricordo più.
Sono almeno dieci anni
che non ce ne sono più

E' una stagione che muore
fra i rumori della città
E' una stagione che muore
fra i rumori della città
E' una stagione che muore........


Cara Emily

Cara Emily perdona
Se non ho pensato più
Quando ho avuto quella donna
Tra le mie braccia.
In quella camera d'albergo
con un relitto come me,
ho fatto male per un'ora
al tuo ricordo.
Ma la mia anima non c'era
camminava insieme a te
incontro al tempo che non rende mai
quel che promette.

Ma tu per prima mi hai tradito
ti sei offerta all'infinito
Cara Emily, perché,
preferivi il cielo a me?

E ti ricordi di noi due bambini
e quella corsa lungo il fiume
In quale fiore, in quale onda
ti troverò?

Dov'è finito quel giorno
quel nostro troppo breve giorno
Cara Emily perché
preferivi il cielo a me?


Riflessioni

Strumentale


Un Bambino, Un Uomo, Un Vecchio

I sogni di un bambino
li uccide la realtà.
Si alza un bel mattino
e sogni più non ha.

Comincia ad arrancare
per arrivare lontano
lottare, faticare
per quattro mosche in mano .....

E per la strada perderà
valori ed ambizioni
Poi vecchio e stanco morirà
senza un' emozione.


Dimensione Lavoro

Il lavoro ti uccide
sono troppe le ore
la sera sei stanco
e tempo per te
non ne hai quasi mai.

E pensare che siamo nati
per fare cose più grandi
pensa cosa potresti fare
col cervello che hai.

Ti alzi e già corri
un pò per volta tu crepi
e, alla fine del giorno,
avrai vissuto solo venti minuti!

Pensaci!

Delirium - Lo Scemo e Il Villaggio (1972)

Villaggio

Strumentale


Tremori Antichi

Turbini di neve,
Hanno cancellato
Il sangue
Di chi è morto a Maratona.
E l'uomo,
l'uomo ha già scordato
Il pianto ed il dolore
Delle donne
Che invano hanno aspettato
per mille primavere
qualcuno che non torna.

Sotto una nebbia
Di tremori antichi,
L'urto delle spade
M'ha svegliato,
Come un bambino
Mi sono messo a urlare
E qualcuno,
qualcuno m'ha gridato pazzo,
le labbra dei sapienti
m'han gridato in faccia
che amavano
vedere il sole
levarsi rosso sangue.


Gioia, Disordine, Movimento

Villaggi di latte,
denaro di sabbia,
volete restare
nel mondo deriso,
vedere la vita
col sole morire.


La Mia Pazzia

Hai gridato la pace
Dentro le strade della realtà,
hai promesso: "il colore"
della tua pelle non servirà
a separare nell'uomo
quello ch'è falso, ch'è verità!
Non destare nel cielo
l'ostaggio più antico
per la viltà.

Hai mentito a te stesso
nella tua stolta voracità,
hai calpestato la fede
con la tua sola malvagità,
non mi guardare negli occhi,
la mia pazzia non tacerà.
Quello che hai fatto
all'uomo,
credi nel tempo
non morirà.


Sogno

Strumentale


Dimensione Uomo

Non chiedere,
se non vuoi sentirti dire: no!
Aiutati,
tu, da solo, puoi cavartela
in questo mondo di carta
dove vive il disprezzo
che rincorre la morte lo sai.
Ripensaci,
ciò che vive
è stato dato a te.
Ragionaci,
non è bello
veder nascere
i primi raggi del cielo?
Da un bambino un pensiero,
dalla pace l'amore che da!


Culto Disarmonico

Strumentale


Pensiero Per Un Abbandono

Forse è vero:
sono pazzo.
L'ho capito proprio adesso
che non riesco a ricordare
neanche un gesto di dolcezza
dalle mani della gente,
dalle mani della gente.

Se potessi cancellare
Solamente per un poco
Quello che mi è qui negli occhi,
quello che mi brucia dentro,
solo allora potrei dire
"sono finalmente pronto".

Strani giochi di colori
mi hanno dato da pensare,
mi hanno fatto ricordare
quello che c'è stato ieri,
quello che non tornerà,
quello che non tornerà.

Jumbo - DNA (1972)

Suite Per Il Sig. K

Sta Accadendo Qualcosa Dentro Me

Ho avuto la voce e non posso gridare,
Ho avuto il pensiero e non posso più pensare.
Ma dentro qualcosa mi uccide ogni giorno,
Mi fa stare male, se solo guardo intorno.

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Qualcuno mi ha insegnato che un buono tra la gente
Va in paradiso, ma non ha capito niente.
E mi ha insegnato pure di andare sempre avanti,
Di fare a gomitate, ma gli ostacoli son tanti.

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Non ha importanza come, importa arrivare!
E già comincio a dire: ho fretta, devo andare.
… e andare a testa bassa, raggiungere la cima,
e sono già sfinito e… ancora a metà strada.

Dove è la giovinezza? Dove è quel verde prato?
Quel casolare bianco nel quale sono nato?
E dove quel ruscello? Le grida di un bambino
Che guardava per ore le pale di un mulino?

Sta accadendo qualcosa dentro me.
Sta accadendo qualcosa dentro me.

Ed Ora Corri…

Tu nella vita hai un posto importante,
Che ti da gloria e ti rende potente.
Non ti importava di fare il cretino,
Pur di salire il famoso gradino.
Non hai pensato neppure all'amore,
Tutto il tuo tempo l'hai speso in dovere.

Tu che guardavi sempre davanti,
Non li vedevi, ed erano in tanti.
E si fermavano per pregare,
Non li vedevi, avevi da fare.
Non ti curavi del bene e del male.
Eri occupato a salire le scale.

La sicurezza di essere assolto,
Tu uomo ricco, tu uomo colto,
La spii negli occhi di questi fratelli,
Che non conosci e credevi ribelli.
Ora capisci in quale maniera
Sarebbe giusto aspettare la sera.

E ora corri, ti senti gelare.
Hai sentito l'ora e cominci a tremare,
Sei stato cieco, e adesso non sai
Chiudere gli occhi, imparare a pregare.

Dio è…

Che cosa non faresti per passare alla storia,
Calpesti i sentimenti con la folle tua boria.
E non restar mai solo, piangeresti, sta attento:
L'amore e l'amicizia li hai lasciati nel vento.

Dio è l'amore che ho per la mia donna,
Dio è l'amore che ho per la gente,
Dio è l'amore che si da per niente.
Dio è la gioia che provo quando canto.
Dio è la pace che trovo quando dormo.
Dio è tutto ciò che mi da un nuovo giorno.
Dio è l'amore, l'amore, la gioia, la pace.

Ho detto preghiere imparate a memoria,
Ho pianto e ho odiato la smania di storia,
Ho speso notti intere a cercare un perché,
Ma poi ho capito che.

Dio è l'amore che ho per la mia donna,
Dio è l'amore che ho per la gente,
Dio è l'amore che si da per niente,
Dio è l'amore che si da per niente.

Miss Rand

"C'è una casa che brucia", grida qualcuno,
E' mezz'ora che chiama e non arriva nessuno.
La casa pian piano continua a bruciare,
C'è fumo sul tetto comincia a crollare.

La finestra si apre, è lei che grida,
Le fiamme si vedono, è lei che brucia.
I capelli ormai non ha già più,
Il corpo è vestito soltanto di fuoco.

"Sta bruciando la casa di Miss Rand"
"Sta bruciando la casa di Miss Rand"

Domani a scuola l'aspetteranno invano,
I ragazzi di lei al custode domanderanno,
Qualcuno piangerà, qualcuno sorriderà,
Qualcun altro dei fiori certamente le porterà.

Con la casa è bruciata Miss Rand.
Con la casa è bruciata Miss Rand.


E' Brutto Sentirsi Vecchi

E' Brutto Sentirsi vecchi,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Sentire il bisogno di stare seduti,
Sdraiarsi per terra e dormire soltanto,
Sognare di fare cose grandiose,
Che poi in fondo non ti senti di fare.

E' brutto sentire il bisogno di piangere,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Non avere la forza nemmeno di amare,
Solo di stare da solo con te.
Non fidarti nemmeno dell'amico più caro,
Non avere il coraggio di pensare a domani.

E' brutto pensare a mangiare soltanto,
Se gli anni che hai sono così pochi.
Pensare solo a soddisfare te stesso,
E ignorare ciò che ti circonda.
Oggi, è vero, c'è chi lavora per te,
Ma domani solo cosa farai.

E' brutto pensare a morire,
Se gli anni che hai sono così pochi.



Hai visto…..

Hai visto le stelle bruciare,
Hai visto il mare diventare grande,
Hai visto la lava scendere giù a valle,
Hai visto le serpi sputare il veleno.

Hai visto il fuoco bruciare la tua casa,
Hai visto i corvi mangiare il tuo grano,
Hai visto i cani sbranare i tuoi figli,
Hai visto le acque portarsi via tua madre.

Hai visto il mondo strisciare sullo sterco,
Hai visto i tuoi fratelli chiedere perdono,
Hai visto la luce gridare condanna,
Hai visto… più niente.

Locanda Delle Fate - Forse Le Lucciole Non Si Amano Più (1977)

A Volte Un Istante Di Quiete

Strumentale


Forse Le Lucciole Non Si Amano Più

E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi cadde giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi caduti, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.

Pazzi, forti eroi, tutto era sbagliato,
Vi è mancato il tempo di riprendere fiato.
Il sangue alla testa si fermò
E scelse anche per voi.

Trascinati da un furto di coscienza,
Abbagliati da miti e da leggende,
Di miracoli pieni i nostri sogni,
Non ci bastano più quando fa luce.

Come non si fanno oscure
Sempre si alzerà,
Una luce accesa o spenta ci sarà.
Mentre dal buio,
Intanto spunterà una nuova favola,
La gente guarderà, qualcuno invecchierà.

Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.

Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.

Disposti in cerchio, a raccontare anche al nemico il tuo destino.
Insieme contro abbracciati innanzi terre ignote.
Ostie sporche di sangue, noi a chiedere perché.
Mentre gli occhi sconfinano verso le stelle,
Le due ali sottili basterebbero a noi.
Ecco il canto di un vecchio, ubriaco e scontento,
Che si infetta le ansie che straripano già.
Troppo scuri i silenzi, nei dintorni e qui dentro,
Forse le lucciole non si amano più.
Non so come la morte profumi d'incenso,
E di suoni di venti e campane.

E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi cadde giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.


Profumo Di Colla Bianca

Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo e i ricami della luce,
Con la polvere trasformano
Libri e quaderni vecchi
E un sogno rimasto a specchiarsi nel tempo,
Tra rovine di un giocattolo.
Profumo di colla bianca, ritrovato qui,
Fantasmi vecchi e nuovi si confondono.

Mille vetri rispecchiano ricordi che un bimbo lasciò.

Raccolgo un libro di immagini sbiadite dalla realtà.

Voglia immensa di chiudere le porte sulla mia età.
Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo che i ricami della luce
Con la polvere trasformano,
La dietro il muro il vento,
Rapisce al silenzio sospiri confusi
E voci ancora tiepide in un attimo.
Ma il profumo di colla bianca si è fermato qui,
Per regalare al vento le mie maschere.


Cercando Un Nuovo Confine

Mentre voli in alto, in braccio comete venute per te.
Lasci indietro un mondo, miscuglio antico di sogno e realtà.
Fili che non conoscerai, intrecciati, legati a nodi immensi.
Non avrai l'amore, ma la tua pelle non invecchierà.
E rimani un fiore, un fiore che il vento non sciuperà mai.
Sentieri intrisi di linguaggi strani, e malinconia che sempre,
Si dispone chiara dentro noi.
(si dispone in noi)
Dentro noi
(si dispone in noi)

Sei rimasta qui solo un momento in silenzio a guardare.
Occhi insieme di gioia e di pianto,
Ti è mancato il tempo per capire perché
Mentre dal tuo cuore agl'occhi nessun pianto salirà.

Volti gli occhi a un pianeta di sassi,
Che si porta da sempre in giro,
Mani e gambe saliva i respiri,
Peli e sessi in ansia di felicità.

Ora vesti tante luci, dove non esiste il tempo
e di sogni di altri mondi sono quadri appesi al vento
e le stelle ti ameranno senza chiederti chi sei,
scivolando nel tuo cuore o posandosi su te,
mille uomini celesti culleranno le tue notti
mentre tutto intorno suoni nuovi e dolci sentirai.

Non avrai nel cuore l'odio nascosto in castelli e città,
qui senza rumore rubati i silenzi di antiche realtà
e seguirai le acrobazie strabilianti della tua mente accesa
danze di parole giochi bellissimi che inventerai,
storie antiche e nuove insieme agli altri mi racconterai,
i tuoi pensieri specchi di altri mondi suoneranno dolcemente
note che in silenzio ascolterai.
(in silenzio ascolterai)
Ascolterai
(in silenzio ascolterai)
Ascolterai
…….

Sogno Di Estunno

Guardo camminando la mia ombra,
Che scivola sui sassi
Mentre l'ultima pioggia dell'estate,
Mi racconta delle mille cose che non ho.
Oggi finirà la prigionia,
Vedrai il reticolato di polivinile,
Anna saran belli i tuoi capelli sul vestito che io ti darò.

Poco tempo ormai resterà fra noi in questa nuova età
Vestirò con te i panni vecchi e poi scalzo camminerò
Solo il vento amico insieme a noi me li ricamerà,
Nelle tasche solo l'anima cieli immensi su noi.
Regni eterni persi, antichi dei, arsi invano laggiù,
Nelle tasche solo l'anima a sognare per noi.

Piove piano sopra i fiori di un'estate fa,
Piove sui ricordi antichi della gioventù
Forse è giunta l'ora attesa della libertà,
Troppe volte hanno tradito la mia ingenuità, ingenuità.

E' strano sai, la pioggia che cade sul prato, i grilli cantano già
E' strano sai, l'estate ha mille colori che quasi non vedo più,
E' strano sai avere tanta voglia di correre e muover piano i passi
Per non sciupare l'attimo di libertà.


Non Chiudere A Chiave Le Stelle

Sciami d'api e, come un fiore,
tu bellissima sarai.
Grazie ti diranno, amore,
forse li ringrazierai.
Ma ora non fermarti qui
a fissare vuoti che
bruceresti di là.
Se ti rubi agli occhi il tempo,
ti farà soffrire un po',
quando ti rincontrerà.

Poi raccoglierai le stelle,
sparse tra i capelli tuoi.
Le più strane, le più belle,
sul tuo cuore chiuderai.
Se nascondi il mondo agli occhi,
rischi non ne corri mai,
ma tu sola sarai.
Stelle chiuse a chiave, i sogni
non ti basteranno più,
quando il sole entrerà.

Vendesi Saggezza

Voleranno sopra i vetri,
mille volte gli occhi,
cercando spazi di là.
E il cervello a una parete
o sopra un banco a vendere,
alla fine, trascinerei.
Per rubarmi ai vuoti di memoria,
forse quello che ci va.
Basta adesso alle orge senza senso
e ai rimorsi del di qua.
Chissà se quando la corda
stringerà il mio collo,
la bocca non griderà.
Ora è entrata una farfalla
che d'amore nato sui fiori mi parlerà.
Seguo già i suoi voli trasparenti
che tra poco tradirò.
Con le mani fresche
dei miei fianchi,
reti infine getterò.

Saggezza venderei
con il peso dei discorsi
sempre uguali
e in cambio chiedo a lei
i segreti immensi
delle sue stagioni.
Perché da Alice ora non compro più
Mosaici, rose e seta
e in fondo al buio sto spiandoti,
forse verrà a svegliarla.

Volerai tra pareti e fotocellule
invisibili e segrete.
Porte ne aprirai,
prati di moquette,
fiori quasi veri
e un senso di potere.
Ma poi ti accorgerai,
che non puoi più volare.

C'è un ladro nella stanza.
Non ti ruba argento ne monete d'oro.
Ma senza far rumore
strapperà ai tuoi voli gli alibi più veri.
Non basta, dammi i fiori che non ho,
non ho più voglia di spiegare.
Tu sarai grande più di Icaro,
ti guarderai volare.