19.8.06

Le Orme - Uomo di Pezza (1972)

Una Dolcezza Nuova

Colgo il tuo sguardo e lo stringo nelle mani,
C'è nei tuoi occhi una paura antica;
Sogni di cenere s'infiammano ora in te.
Quando i timori si dissolvono tu credi in me.

Una luce che ti abbaglia,
La purezza nello specchio e tu
Ti avvicini a me.
Piange il cielo sopra i vetri
La tempesta è nel tuo cuore
Ti rifugi in me
Urla il tuono nello spazio
La tua voce è già un sospiro e tu
Tremi accanto a me

Colgo il tuo sguardo e lo stringo nelle mani
C'è nei tuoi occhi una dolcezza nuova
Nuova per te.


Gioco Di Bimba

Come d'incanto lei s'alza di notte,
Cammina in silenzio con gli occhi ancor chiusi
Come seguisse un magico canto
E sull'altalena ritorna a sognare.

La lunga vestaglia, il volto di latte,
I raggi di luna sui folti capelli.
La statua di cera s'allunga tra i fiori
Folletti gelosi la stanno a spiare.

Dondola, dondola, il vento la spinge
Cattura le stelle per i suoi desideri.
Un'ombra furtiva si stacca dal muro:
Nel gioco di bimba si perde una donna.

Un grido al mattino in mezzo alla strada,
Un uomo di pezza invoca il suo sarto
Con voce smarrita per sempre ripete
"Io non volevo svegliarla così"
"Io non volevo svegliarla così"


La Porta Chiusa

Come ogni sera sei sola nel buio;
Il tuo candore ti fa compagnia.
Senti il fruscio sulla soglia e non sai chi sarà.
Posi il giornale e ascolti in silenzio
Chi sta bussando a quest'ora?
Vorresti aprire e non sai come mai.
Non hai aperto...perché?
Poteva essere "lui".


Breve Immagine

Giochi di luce riflettono
I fuochi nell'acqua
Tenui colori si fondono
Dentro ai miei occhi

E' un' immagine dolcissima bellissima
E' un' immagine che vorrei sempre mia

Là dove il cielo finisce
Unendosi al mare
C'è una giovane donna
Sorride a me

E' un' immagine fuggevole brevissima
E' un' immagine che il tramonto porta via


Figure Di Cartone

In modo strano tutto tuo
Fatto di figure di cartone
E di tante bambole di stoffa, vivi tu

Vivi chiusa in quelle quattro mura,
Non ricordi chi ti ci ha portato
E conosci solo chi ora gioca con te.

Tu non hai le ansie del futuro
Per te il tempo non ha più valore,
Ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai.

E nei tuoi sogni
Parli con gli angeli.

In un cerchio chiuso di pazzia
Hai perduto la tua giovinezza
Come un fiore tolto dal ramo a primavera

Dai un nome a tutte le farfalle
E confessi al vento i tuoi amori
Danzi sola nei corridoi vuoti quando è sera.

Stringi forte al petto il tuo cuscino
E sul muro bianco si disegna
il profilo di una donna con il suo bambino
E così felice ti addormenti.


Aspettando L'Alba

Un suono di chitarra
Un canto nella notte
C'era un fuoco sulla spiaggia aspettando l'alba
La ragazza scalza si specchiò

Tante orme sulla sabbia
Sorrisi sulle labbra
C'era un volto vuoto e spento tra le fiamme bianche
Il ragazzo a lungo lo fissò

Tanti occhi un solo sguardo
Un pensiero silenzioso
C'era al caldo nelle vene in quei corpi tesi
E la luna stava tramontando
Si bagnava sulla riva nel chiarore incerto
E il suo corpo libero donò

Un gran vento al mattino si infuriò col sole
Rovesciando il mare sulla spiaggia.


Alienazione

Strumentale

Formula 3 - Sognando e Risognando (1972)

Sognando E Risognando

i) Fermo Al Semaforo

Strumentale

ii) Sognando

Strumentale

iii) La Stalla Con I Buoi

La stalla con i buoi,
del cielo gli occhi tuoi.
E l'acqua, i pesci e poi,
gli uccelli intorno a noi.
E il latte tu berrai
e l'anima bianca tu avrai.
E dopo cena nei boschi correrai,
poi ansimante nel letto tu sarai
e il sonno poi giungerà.
Fermando il tuo sorriso a metà.

Se corro ce la farò.
Un'altra coda, o no.
È verde ora si può.
Che strada prendo non so.
Nervosa tu sarai,
sul marciapiede mi aspetterai.
Il ristorante fa il turno, pure, no.
Stasera cinema, in piedi non starò.
Prendo un calmante così,
stanotte dormo, si.
Uomo, se corri un po' ce la fai.
Ho quasi ancora un minuto.
Uomo, ora vicino tu sei.
Io sono quasi arrivato.
Uomo, ora sei giunto da lei.
Anche il posteggio ho trovato.

La stalla con i buoi,
del cielo gli occhi tuoi.
E l'acqua, i pesci e poi,
gli uccelli intorno a noi.
E il latte tu berrai
e l'anima bianca tu avrai.
E l'anima bianca tu avrai.
E l'anima bianca tu avrai.
E l'anima bianca tu avrai.
E l'anima bianca tu avrai.

iv) Risognando

Strumentale


L'Ultima Foglia

i) L'Albero

Strumentale

ii) Non Mi Ritrovo

Strumentale

iii) Finale

Strumentale


Storia Di Un Uomo E Di Una Donna

Io me ne andrò,
sarò uomo.
Tu piangerai,
seguendo la tua natura di donna.
Io cercherò
un nuovo amore.
Tu invece avrai
paura di dovere ancora soffrire.
È normale che finisca così,
muore sempre l'entusiasmo di un si.
Ma perché
il mio abbraccio non si scioglie da te.
Ma perché,
dal profondo il mio cuore,
urla ancora il suo amore per te.
Io non dovrei,
io non dovrei,
no, non dovrei.
Ma ti fermerai.
Soltanto fino a domani.
Ti fermerai.
Ancora un giorno, domani.
Non te ne andrai.
Ridammi le tue mani.

Io troverò
chissà quante donne
e tu cadrai
inevitabilmente fra le braccia di un uomo.
È normale che finisca così,
muore sempre l'entusiasmo di un si.
Ma perché
il mio abbraccio non si scioglie da te.
Ma perché,
dal profondo il mio cuore,
urla ancora il suo amore per te.
Io non dovrei,
io non dovrei,
no, non dovrei.
Ma ti fermerai.
Soltanto fino a domani.
Ti fermerai.
Ancora un giorno, domani.
Non te ne andrai.
Ridammi le tue mani.


Aeternum

i) Tema

Non pensare,
non pensare,
ieri è lontano.
Il mondo è lontano,
respira piano.
Guarda i prati,
guarda il cielo.
Ascolta il vento.
Fra i rami e sul tuo corpo,
indugia il tempo.
Ti senti grande.
Eterno in un istante.

ii) Caccia

Strumentale

iii) Interludio

Strumentale

iv) Finale

Strumentale

Goblin - Il Fantastico Viaggio del "Bagarozzo" Mark (1978)

Mark Il Bagarozzo

Il fiore e la, il polline e la
mentre cade sopra l'erba,
otto zampe di velluto
annaspano, trovano, godano, e vita
quella polvere che ami tu.

Dai che l'inizio non e tanto male
mi ha detto un giorno quel tale Mark,
il viaggio è duro, pero ho dell'aranciata,
dai bevi, ma resta nel tuo mondo
che vale
che è male,
dove fai le cose che non ti piacciono e poi
Mark aiutami, portami via;.

Viaggio insieme a lui perché,
e veloce con le ali, uno, due, mille frrrrrr,
il caldo è forte nella terra di Goblin
ma lui è sicuro, ha otto zampe nere, è Mark è Mark.
Bagarozzo Mark, bagarozzo mark,
vola svelto e non ti fermare
il semaforo è verde, il traffico non c'e,
le otto zampe nere sono il simbolo di quella pace,
che vuoi, in questo mondo tuo,
dove case, senza finestre ci sono,
e uomini soli come animali,
lottano, amano, gridano e muoiono,
dove il sesso e ormai solo una moda,
e li che la violenza, regna sovrana,
violenza, violenza, e ancora violenza,
nella Terra di Goblin non c'e pietà.


Le Cascate Di Viridiana

Strumentale


Terra Di Goblin

Terra di Goblin
sogno e realtà,
Mark ed io, unici eroi,
una voce liquida che grida;
guarda intorno a te, che vuoi?
imparare a vivere da noi?
Vita o morte, e uguale sai?
Vivi e muori, e poi saprai: vai!

Terra di Goblin
violenta e punk tu sei,
Mark e forte e tu lo sai,
ha otto zampe, non muore mai!

Terra di Goblin
e giorno o notte su di te?
L'anima ed il cuore, non li avrai mai,
violenta e dura sempre, resterai.


Un Ragazzo D'Argento

Specchio d'acqua, lo riflette
color argento, e ora il volto suo.

Fuori un'aria, e un cielo grigio
fusi insieme, fusi insieme a lui
al ragazzo d'argento che sta pensando a
quando mai sarà, un'anima ah, ah, ah!

Nobile d'animo, infimo uomo
nato per caso, quindici anni fa
poche cose servono a lui
nel destino non c'e felicita
per il ragazzo d'argento, che sta pensando a
quando mai sarà, un'anima ah, ah, ah!


La Danza

Ali azzurre, colorate e scure, frullano impazzite,
neri occhi e antenne strane qui sopra di me.
Non so dove mi trovo:
se in mezzo ad una valle o in preda alla follia,
bagarozzi di tutto il mondo,
corrono e ridono, scappano via : via!

Sai che c'erano strani odori,
gente che si divertiva a vedere questi pazzi li, scuri.

Tutti insieme i bagarozzi
fanno un cerchio e iniziano a ballare,
lenti, svelti, goffi e poi:
balla, canta, suona, ama anche tu!


Opera Magnifica

Quante volte ho ascoltato canzoni e poi
mi chiedevo che cosa sarà di noi,
guarda gli altri lassù!

Tutti i suoni che in noi-vivono
Tutti i sogni che fuori si realizzano
Potranno esser tanti ancora se lo vuoi, se lo vuoi

Ascoltare quei "gruppi carini" che,
ogni giorno alla radio trasmettono,
e divertente solo per qualche minuto
ma adesso ascolta queste note sono

un'opera, opera dai
e ascolta quest'opera
vivi, vivi, vivi qui
i tuoi momenti insieme a noi

ogni istante della tua vita che non vuoi gettare al vento
dedicalo a noi, a noi, manda questa musica in te,
opera, opera dai
e ascolta quest'opera
suoni dolci e melodie
si uniscono in aria

per darti una musica che nessuno ti ha dato,
non ci vuole un Mago, pero lascia il passato,

Vai, non li ascoltare più
ed alza il volume per sentire il coro di
quest'opera Magnifica
Distenditi, e ascolta queste note sono

un'opera, opera dai
e ascolta quest'opera
vivi, vivi, vivi qui
i tuoi momenti insieme a noi

questo vale pure per quelli che si sfogano
nelle riunioni di condominio
quelli che non sono con noi;

opera opera dai
e ascolta quest'opera
suoni dolci e melodie
si uniscono in aria

per darti una musica che nessuno ti ha dato,
non ci vuole un Mago, pero lascia il passato,

Vai, non li ascoltare più
ed alza il volume per sentire
il suono di quest'opera Magnifica


Notte

La notte! C'e posto anche per me?
Vieni, vieni, ho capito tutto io.
Non succede niente qui fra noi,
ma io ho lo "zucchero", oh quello si, ti aiuterà.

Cosa preferisci? Un dolce alla crema,
una torta di mele, un sanguinaccio o . . . . . una "spada".

Io ho tutto. Vieni da me, certo il piacere
Ma non ti scordare, che oltre al corpo;
Mi offrirai anche l'Anima
l'Anima
Quella tua
Anima

Ricordati poi, che alle 9 e tre quarti,
prima che il gallo canti 235 volte, me la darai.
Cosa? Oh, ma certo: l'anima, la tua anima.


E Suono Rock

Strumentale

Festa Mobile - Diario di Viaggio della Festa Mobile (1973)

9 Novembre

Abbiamo deciso di tenere questo diario perché per la prima volta dobbiamo attraversare i confini e raggiungere il paese di Stellas, dove presto avverrà l'incoronazione del principe Xin On.


La Corte Di Hon (21 Gennaio)

Il viaggio è terminato. Siamo nella città. La gente sta preparandosi per la festa, una tendopoli multicolore ricopre i prati fuori dalle mura. Si fa sera e la festa comincia.

Cento giorni dura la festa di On,
cento giorni il sole non tramonterà.
On se ne sta sul suo trono,
la festa mobile vive.
Cento colpi a salve salutano On,
gente acclama in coro il suo nuovo re.
Sembra una festa d'amore,
ma è una maschera falsa.
La pace sembra regnare,
ma è sovrana la guerra.
Cento giorni visse la festa di On,
cento feste al giorno soltanto per lui.
Sembrava festa d'amore,
ma era festa di morte.





Canto (22 Gennaio)

La festa sta per finire. Concludiamo la nostra rappresentazione con un canto ispiratoci dal viaggio fantastico.

Canto i colori del tempo,
il ritmo del vento
che vivono in me.
Canto leggende create
da uomini grandi,
per l'umanità.
Canto i bianchi sogni
di un bambino e
i suoi eroi di fiaba.
Canto gli anni che
una donna aspetta
per aver un figlio
che non ha.
Canto la storia di gente
che vive felice
nell'ingenuità.
Canto l'amore, la pace,
riflessi contrari
della realtà.
Canto la malinconia
di un uomo
che sa di essere solo.
Canto la morente
razza umana, i sacri mostri
e gli angeli che ha.
Canto un futuro sognato,
un domani perduto,
che non verrà mai.
Canto lontane galassie
e soli diversi lontani da me.


Aristea (25 Gennaio)

Da tre giorni siamo sulla strada del ritorno. Sostiamo in un misterioso monastero che domina una grande vallata. Prima di ripartire, chiediamo alla grande sacerdotessa Aristea, di svelarci il futuro.

Lei lo sguardo posò
sulle nostre mani,
in silenzio, e poi
lei segnò la sua fronte
e le nostre menti
rivelandoci
…voi andrete laggiù,
dove il sole non c'è,
dove l'uomo non ha
la felicità
e nel buio poi,
noi vedemmo noi.


Ljalja (28 Gennaio)

Di nuovo in viaggio, attraversiamo un paese desolato, distrutto dalla guerra: la profezia di Aristea si è avverata. Una giovane donna si aggira disperata tra le macerie fumanti della sua casa.

Senza colpa piangevano gli occhi suoi,
tra le braccia stringeva il suo bambino,
forse ucciso dal padre sconosciuto,
era ancora una bambina,
non aveva più futuro
e se ne stava lì,
senza avere più un ricordo suo.
Volevamo portarla via con noi,
per sognare lontano dalla guerra
i suoi sogni liberi dal niente,
poi piangendo lei sorrise,
non aveva più parole
e se……


Ritorno parte I, II, III, IV

Tutto quello che abbiamo visto e vissuto in questi giorni, ci ha rivelato una realtà che non eravamo abituati a intravedere nella nostra vita di sempre. Gli On esistono anche da noi!!!

Giocare tutti insieme, andava bene prima,
quando la vita e il tempo erano solo nostri.
La festa era finita, cosi lasciammo On,
la sua gente libera senza la libertà.
Tornavamo lentamente, ritornavamo a casa
e i ricordi nella mente sembravano di pietra,
pietra rossa per il sangue di innocenti
morti in nome di una loro verità,
martiri di On e del sogno di una nuova
realtà. Sotto un cielo differente,
noi rivediamo casa.
Le abitudini e i momenti sono quelli di
sempre, l'esperienza è finita
in un ricordo, rientriamo nella
nostra civiltà, dove un giorno
On, con la legge del più forte arriverà.

Metamorfosi - Inferno (1973)

Introduzione

Sulle rovine di antiche città
crescono fiori senza colore.
Alberi tristi tendono al cielo
rami corrosi dal tempo..


Selva Oscura

Strumentale


Porta dell'Inferno

Lasciate ogni speranza
O voi ch'entrate, anime dannate,
al caldo e al gelo soffrirete!


Caronte

Caronte demonio, occhi di fuoco nel buio.
"…e non sperate mai di rivedere il cielo,
anime nere al fuoco eterno brucerete!"
Caronte demonio


Spacciatore di droga

Ora che imprechi per la rabbia ed il dolore
Tu, spacciatore di droga, piangerai.
Sei condannato alle tenebre più dure
E le illusioni che tu davi non avrai.
Occhi spenti nel vuoto stan cercando di te,
larve umane di un mondo privo d'ogni realtà.
Quante volte hanno sofferto per la tua avidità,
ma non è col denaro che ora tu pagherai.


Terremoto

Strumentale


Limbo

Strumentale


Lussuriosi

"Siamo dannati insieme,
soffriamo queste pene
e non ritorneremo indietro mai.
Amanti fummo in vita
del vizio e del piacere
e non ritorneremo indietro mai."

Siete dannati insieme,
soffrite queste pene
e non ritornerete indietro mai.
Perversi ed invertiti,
amanti proibiti
voi non ritornerete indietro mai!


Avari

"Non ho mai pregato io
il denaro era il mio Dio
ed è qui che dovrò pagare."
Quante volte hai goduto nel vedere
la gente cadere, eri cieco e dovrai pagare.


Violenti

Rosso scorre il sangue
tra i sentieri dove è fragile la vita.
Sole infuocato di un giorno d'agosto
quando sfumò la sua vita.
Cadde colpito da due canne mozze
perché ti aveva tradito.
Col sasso in bocca egli fu ritrovato
dentro quel campo d'arance.
Dopo due giorni l'intero villaggio
seguì le ultime esequie.

Lenta una folla cammina
seguendo un altare di morte.
Piange una donna che sola è rimasta
a lottare in silenzio.
Nero è il velo sul volto
che copre due lacrime di dolore.


Malebolge

Grande mari di lamenti
di ombre smarrite nel buio
di una notte senza fine
dove si perde l'inganno.

Volti bianchi, sguardi assenti
occhi segnati dall'odio.
Malebolge, Malebolge,
nere prigioni del pianto


Sfruttatori

Con la mani da padrone
hai sfruttato la mia gente.
Hai tagliato il loro grano
con la falce della legge.
Hai lasciato in pasto al mondo
donne, giovani creature,
vecchi con la morte dentro il cuore,
uomini dal sole ormai bruciati.
Con la mani da padrone
hai sfruttato la mia gente.
Ma in un lago di sudore
ora affondi lentamente.


Razzisti

Hai disprezzato un uomo
per renderlo tuo schiavo.
Sui campi di cotone
più curva è la sua schiena.
Lavora uomo negro!
Suda! Piangi! Muori!
Uomini mascherati, setta di dannati
infissi a queste croci
adesso voi bruciate!


Fossa Dei Giganti

Strumentale


Lucifero (Politicanti)

Immersi in questo mare,
voi gelerete in eterno,
"Signori presidenti"
con la vostra politica
avete tessuto ogni inganno
e tradito l'ideale dell'uomo.

Sul trono della morte
mostruoso imperatore
maciulli quei dannati
sfogando la tua rabbia.
E mi si gela il sangue
pensando al nostro Inferno.


Conclusione

…e fu così che noi tornammo
a riveder le stelle.

4.8.06

* Nota do Editor *

Eu só queria registrar aqui que as letras que eu publico no blog não foram "tiradas" por mim, e sim por um italiano de quem eu baixei os arquivos no mIRC (a maioria delas, algumas eu achei em sites pela internet). A única coisa que eu faço é publicá-las, já que são várias e tinha muita gente me pedindo no orkut para mandar por email e tals...não quero ser grosso nem mal-educado, mas eu não tenho como atender os pedidos de discos os quais eu não tenho as letras, pois eu não falo italiano e não tenho como copiar as letras de ouvido.

Aproveito para avisar que aceito "doações"! Quem tiver letras de discos que não estejam aqui publicadas, fique a vontade para entrar em contato e se eu não tiver a mesma, eu fico muito agradecido de receber e publicar, dando todo crédito para quem enviar.