31.7.06

Le Orme - Felona e Sorona (1973)

Sospesi Nell' Incredibile

Dove il cielo si nasconde dietro monili di mille stelle,
dietro la polvere d'oro di un altro universo,
due pianeti in armonia, ruotano insieme nel loro regno,
dove ogni cosa non cambia all'infuori del tempo.
Come ampolle di clessidra, la sabbia scorre col suo potere
così il destino coinvolge la vita lassù.
Dietro boschi di corallo, dietro sospiri di amanti veri,
due rose gemelle non muoiono insieme.

E quando nasce l'alba sopra il mondo
si sparge intorno un alito di vita
le foglie color miele ne assorbono il calore.
Un vecchio guarda in alto e fa un sospiro
dalle fontane sgorga l'acqua e il vino
le lacrime svaniscono al suono di campane.


Felona

Una luce chiara si affaccia lentamente
Offre la visione di grandi bolle bianche
La gente che le abita vive un nuovo giorno
Una nuova festa oggi come ieri.

Non ci son segreti nelle sfere trasparenti
Si specchiano nell'aria, si contagiano la gioia
Limpidi e sereni volano i pensieri
Le donne e le cicale discorrono d'amore.

Le case di cristallo si muovono col vento
Scorrono le valli, rimbalzano sul mare
Ruotano leggere nel sorvolare i monti
Lasciano una scia come una cometa.

Quando cala il sole il vento si riposa
Si fermano le sfere e formano un villaggio
La gente si ritrova e si corre incontro
Per un' altra festa mentre muore il giorno.


La Solitudine Di Chi Protegge Il Mondo

Qui soffre … e la serenità
Non c'è nessuno che ha più bisogno di me

Il bene fa dimenticare
Chi c'è all'origine, da chi proviene
La solitudine è un'ombra
Che si rivela a chi si sente inutile
E anche chi protegge il mondo
Ne sente il peso se
Nessuno si rivolge a lui.


L'Equilibrio

C'è un grande vuoto fra i due pianeti
Ciascuno ignora che l'altro c'è
L'enorme abisso separa i due mondi
Ognuno pensa a se come sa.

Sono divisi anche i loro destini,
Uno non sa la notte l'altro il giorno,
Ma l'equilibrio ha il fulcro nel tempo
E si stabilirà prima o poi,
Quando Sorona dal cielo si illuminerà.

Io rivolgerò lo sguardo verso chi
Aspetta un gesto mio per dare un senso alla sua vita.


Sorona

Da giorni ormai lontani
persi nel tempo in questa terra grigia
non c'è che spazio per nere paludi
è mutato il grano in aride canne ingiallite.

Le piante, rare ormai,
portano in sé il peso dell' angoscia
non c'è che spazio per fili di lava
son cambiati i riflessi argentati in viscide squame.

Vecchie città in oblio
senza giardini, avvolte in intensa nebbia
come tra i fili di un baco da seta
e la vita non può uscire, dal buio.


Attesa Inerte

Visi che un dolore eterno trasforma in maschere
voci che un silenzio antico ha reso senza suono
Si riuniscono in un concerto per salutare il buio
come un rito che si ripete per abitudine.

Coi loro passi stanchi lungo il sentiero consumato
sono uniti nella tristezza che si contagiano
In ognuno c'è solo fede per un miracolo
E nell'attesa inerte alzano mani verso il cielo.

La speranza di un sorriso li fa rinascere
vibra il corpo alla percezione di quello che accadrà
Un' improvvisa luce si avvicina, ora è qui.


Ritratto Di Un Mattino

"La felicità non puoi trovarla in te
Ma nell'amore che agli altri un giorno darai!"


All'Infuori Del Tempo

Nel regno buio la luce risplende,
In ogni corpo la fiamma si accende,
L'amore è vivo nei loro sguardi,
Ora li unisce nel loro domani.

Il sole asciuga la nebbia impaurita,
Le prime foglie salutano il vento,
Un uomo torna dalla sua donna,
Una ragazza va incontro al suo sogno.

In quell'istante due mondi felici
Vivranno insieme nell'arco del cielo,
E del dolore non c'è ricordo,
Soltanto oggi comincia la vita.

Ma mentre ancora esulta Sorona
Felona inizia il lento declino
Inesorabile la notte scende
E l'equilibrio ben presto finisce.

La fine è il cerchio, il cerchio è la vita,
E si distrugge per poi costruire,
Si aspetta sempre il nostro giorno,
Non cambia niente all'infuori del tempo.


Ritorno Al Nulla

Strumentale

Area - Arbeit Macht Frei (1973)

Luglio, Agosto, Settembre (Nero)

Giocare col mondo facendolo a pezzi
Bambini che il sole ha ridotto già vecchi

Non è colpa mia se la tua realtà
Mi costringe a fare guerra all'omertà.
Forse così sapremo quello che vuol dire
Affogare nel sangue tutta l'umanità.

Gente scolorata quasi tutta eguale
La mia rabbia legge sopra i quotidiani.
Leggi nella storia tutto il mio dolore
Vedi la mia gente che non vuol morire.

Quando guardi il mondo senza aver problemi
Cerca nelle cose l'essenzialità
Non è colpa mia se la tua realtà
Mi costringe a fare GUERRA ALL'UMANITA'


Arbeit Macht Frei

Nelle tue miserie
Riconoscerai
Il significato
Di un arbeit macht frei.

Tetra economia
Quotidiana umiltà
Ti spingono sempre
Verso arbeit macht frei.

Consapevolezza
Ogni volta di più
Ti farà vedere
Cos'è arbeit macht frei.


Consapevolezza

Se un giorno vorrai
il tuo cervello
Tu farai quello che già sai:
sciogli i capelli, sali insieme a me,
Viaggia nel cielo tra luci di stelle,
Cavi d'acciaio che danzano muti,
Lascia partire il tuo ascensore.
Tu allora vedrai
tutta la squallida realtà
di un tabù che l'umanità
ha sempre vissuto senza libertà
tutto l'amore ridotto nel nulla
riposa vecchio tra mostri di muffa
Lascia partire il tuo ascensore.
Schiaccia sul muro senza pietà
La tua morale che ti vuole ancora
imprigionato tra mediocrità
Lascia partire il tuo ascensore
Lascialo andare e prendi il potere.


Le Labbra Del Tempo

Dentro di me
sale la rabbia sorda
che mi hai risvegliato tu
un mondo che non ho
L'uomo che ha perso
la sua animalità
nel buio bianco
di un'idiota idealità
Solo chi è nudo
riesce a capire
la tua forza muta
che comunica realtà
Facce sporche di paura
si nascondono nel buio
luci spente sugli altari
di una stupida umiltà
gesti, urla, rabbia, (gemiti),
(coiti), (vivere),
senza nulla dire
senza nulla fare
è un diritto che io ho....io ho.


240 Chilometri Da Smirne

Strumentale


L'Abbattimento Dello Zeppelin

Dicono tutti che è colpa mia
viaggiava nel cielo gonfiato dal vento
sembrava ubriaco di un grande potere
Un rumore d'acciaio lo ha fatto cadere
piombare nel fango senza più stile
Dicono tutti che è colpa mia
giocano tutti con il corpo sgonfiato
dal vento che è senza memoria
Dicono tutti che è colpa mia,
il vento mi ha detto che morirò.

Capitolo 6 - Frutti per Kagua (1972)

Frutti Per Kagua

Ho aspettato sette lune
per tentare la magia.
Ho raccolto questi frutti
ed il sole è andato via.
Son frutti sacri che nel mio giardino coltivo
e nutro per far volare, tra spazi oscuri,
però, pieni di vera luce, la tua mente.

Salirai verso il cielo e parlare tu potrai,
con lo spirito più grande che il credo ci insegno.
Con occhi dolci lui, ti spiegherà
il perché di questa guerra.
Poi ti terrà per mano e ti darà
la forza di andare avanti.

Io sono pronto, voglio provare,
dimmi sciamano cosa devo fare.
Mi han detto che devo chiudere gli occhi,
dimmi sciamano cosa devo fare.
Guardami Kagua, guarda se vuoi,
non faccio niente che non puoi vedere.
Mangia i raccolti per te.

Kagua sii fiero, tra poco sarai
nei cieli alti e con lui parlerai.
Sono già in alto e non vedo più
le luci del campo rimaste laggiù.
Musica sento, mi porta con sé.
Sempre più calma intorno a me.
Corro tra mille colori.

Quando lui è apparso,
ero contro il sole.
Mi ha parlato senza,
senza dir parole.
Erano grandi gli occhi miei.
Fili d'aria azzurri e nubi colorate
erano il suo corpo.
Ed ali di farfalla ed altre cose che non so.
Dopo avermi aperto il cuore alla ragione
è svanito in cielo senza far rumore.
Sono solo senza lui.
Attraverso boschi di cascate bianche, sono scivolato.
Il campo è ancora sveglio, potrò spiegare a tutti che…
lo spirito mi ha detto che potrò morire,
ma sarà il mio corpo e non è importante.
L'anima serena a lui andrà.
Seguitemi fratelli, insieme cercheremo
di fermare l'onda dei nostri nemici.
Se non riusciremo sarà perché così vorrà.


Grande Spirito

Perché hai gettato nel vento
la vita dell'uomo che credeva in te,
se adesso resti solo,
che il tuo popolo muore, perché.

La gente tua dov'è,
riposa lungo il fiume dove la guidasti tu,
non vedrà mai più il sole di dio.
Dimmi perché.

Quando io diventavo uomo,
tu dipingevi il viso mio.
Io sono morto con il viso
dipinto per la tua fede. No!
A chi comanderai se tu ormai
non hai più figli e il tuono che,
tu lancerai, nessuno ascolterà.


Il Tramonto Di Un Popolo

Fame, freddo, odio e sangue
han visto gli occhi miei.

Sediamo qui, intorno ai fuochi,
per chiedere che cosa sarà di una razza
che ha dato tanto al vento, se non può più lottare.

Ci chiamano cani rossi, ma non sanno che,

Abbiamo fatto figli e figli ancora,
per poter avere la terra che noi avevamo da sempre,
con guerre e dolori l'abbiamo difesa da ogni invasore.

Che farai di noi, che sarà?
Continuerò a parlare
come sempre con gli eroi,
tu lo sai che domani non cambierà.

Figlio, tu combatterai sapendo
che la morte sola vincerà
e sarà al fianco dei nemici tuoi.
Si, padre mio ciò che hai detto è vero,
ma tutti i bianchi dovranno capire
che non potranno mai dire che noi…

Ti hanno chiesto pace per avere
terra arida in cambio.
Terra nostra, vera terra,
in te la nostra libertà.


L'Ultima Notte

Ho paura di dormire, sapendo che,
i fantasmi dei guerrieri troverò

Sto seguendo già
il torpore di un sonno stanco.
E a nulla serve
che io lotti per stare sveglio.
Ecco che, la visione mi assale.
Il mio popolo cavalca
nella prateria e corre verso sud.
Spettri senza corpo
e forme senza viso,
son le luci che io vedo
al di là della collina.

E nel campo di battaglia,
tra la polvere ed il sangue,
non compare il nostro dio ad aiutarci.
Uomini diversi
hanno invaso la pianura,
perciò sole sorgi in fretta
e allontana la paura.

E la realtà torna col sole,
tutto finisce,
ritorna il giorno in un attimo.

Sono sveglio,
mi alzo e corro a vedere.

Il sole è grande ed io cammino
per il mio campo, alto ti attende.
Anche l'ultimo fuoco è spento.

Salirò sul mio cavallo con le armi,
griderò il mio saluto verso il sole.
Non avrò più paura di morire
ora che i miei fratelli sono intorno a me.

Il mio sogno è finito è giorno.
Oggi al nostro fianco un dio cavalcherà.

È l'aria libertà.

De De Lind - Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò, uomo è il nome che mi han dato. (1973)

Fuga E Morte

Correvo per sentieri,
per strade senza fine.
Regnava nero il buio,
compagno era il mio affanno.

Attento al tuo vicino,
mi avevano sempre detto,
può essere il nemico
che aspetti già da tempo.

E mentre nell'intrigo
di una foresta antica
il sole si insinuava
e un raggio mi baciava,
mi colse il grigio piombo
di un uomo senza volto,
cercai di dare un grido,
ohhhhhhhhhhhhhhhhh.

Ma ormai ero già morto.


Indietro Nel Tempo

Nelle sere di gran freddo,
ululava il vento.
Sedevamo intorno al fuoco,
facce rosse, ombre nere.

Nelle notti di tormenta,
ululava il vento.
Ed il nonno raccontava
storie di briganti.


Paura Del Niente

Ho visto per la strada,
sporca di coriandoli,
un ragazzino in maschera
dal portamento serio.
E sopra una panchina,
confuso fra la folla,
un vecchio che pareva
scolpito nella pietra.

Passava un carro bianco,
vicino a casa mia
e nel silenzio greve,
un lungo scalpiccio.
Da lunghe ciminiere
si alzava un fumo nero,
un cane si aggirava
in cerca di un padrone.

Vorrei proprio incontrarti
prima che il sole muoia
su un altro giorno ancora,
su un altro giorno ancora.


Smarrimento

Con altri due uomini neri,
ho rivisto Don Angelo prete.
Aveva lo sguardo smarrito,
aveva la voce tremante.
Ti ricordi, Don Angelo mio,
insegnavi a credere in Dio,
insegnavi a credere in Dio.
Insegnavi a credere in Dio.


Cimitero Di Guerra

Cimitero di guerra nel sole,
bianche croci ricordano l'orrore,
dove c'era campi di grano,
tante vite spezzate, ma invano.

Oh soldato, ignoto soldato,
che hanno sepolto in un campo bruciato.
Per te che sei ormai nell'oblio
hanno scritto che sei noto a Dio.

Monachella che vai così assorta,
elemosini porta per porta.
Tu in cambio prometti preghiere,
lunghe ombre le tue vesti nere.


Voglia Di Rivivere

Il mio tempo se ne va,
coi fantasmi di qualche ora felice.
Il mio tempo se ne va,
col sorriso di qualcuno visto per strada un solo istante.

Il mio tempo se ne va,
con gli eroi dell'età dei giganti.
Il mio tempo se ne va,
col saluto di chi prende l'ultimo treno.


E Poi

Io non so da dove vengo
e non so dove mai andrò.
Uomo è il nome che mi han dato.

1.7.06

Alphataurus - Alphataurus (1973)

Peccato d'orgoglio

Vai verso il vuoto
senza meta ormai
non avere paura
ritorna fra noi

Hai provato tutto
una vita intera
in una luce falsa
ti creavi la realta'

Guardati indietro
chi sei stato finora
fai una scelta
ripensaci ancora

Peccato d'orgoglio
e' stato lo sai
ricorda sei uomo
esistere ancora tu potrai


A ricominciare
qualcuno ti aiutera'
per chi torna indietro
vergogna non c'e'
credevi di avere
il mondo in un pugno
ma un pugno di semi
non puo' darti la realta'



Guardati indietro
chi sei stato finora
fai una scelta
ripensaci ancora

Peccato d'orgoglio
e' stato lo sai
ricorda sei uomo
esistere ancora tu potrai


Dopo l'Uragano

Il sole accende l'ombra
l'uragano e' gia' passato
ritorno al mio paese
solo e a soffrir

non vedo la mia gente
le strade son deserte
mi guardo intorno
sento la vita che se va

un lido ormai distrutto
mi sembri un vecchio corvo
con le ali rotte
e tanta voglia di morir

io rimango solo
io rimango solo
solo solo


leggo di una canzone
parla di un fiore e di una pietra
e su quella pietra
un'altra vita nascera'

io rimango solo
io rimango solo
solo solo


Croma
instrumental

La Mente Vola

All'improvviso
vedi il sole
respiri l'aria
raccogli un fiore
che cosa eri
non lo sai piu'

un viale lungo
davanti a te
alberi immensi
sul tuo cammino
una ragione
per vivere c'e'

la mente vola
non ti conosci piu'
ora sai cos'e'
la voglia di pregare
ora sai cos'e'
la forza di sperare
lassu' qualcuno c'e'
ti guardi in un ruscello
sei proprio tu

un altro inverno
che se ne va
i tuoi ricordi
sono lontani
cosa e' la neve
non lo sai piu'
si apre una porta
davanti a te
il sole e' alto
vieni con noi

una ragione per vivere c'e'

la mente vola
non ti conosci piu'
ora sai cos'e'
la voglia di pregare
ora sai cos'e'
la forza di sperare
lassu' qualcuno c'e'
ti guardi in un ruscello
sei proprio tu

la mente vola
non ti conosci piu'
ora sai cos'e'
la voglia di pregare
ora sai cos'e'
la forza di sperare
lassu' qualcuno c'e'
ti guardi in un ruscello
sei proprio tu


Ombra Muta

Come ogni notte
qui nel mio letto
io mi addormento
e ritorna la tua forma

Muovi le labbra
pero' non mi parli
dimmi soltanto
se vuoi qualcosa da me


Ombra muta
parla chi sei
dimmi almeno
se ti manda Dio
ma non parli
no non dici niente
chissa se vivi
o hai vissuto gia'

All'improvviso poi
io mi son svegliato
avevo la tua voce
nella mente
ad un passo sono
tra la riva ed il mare
a guardare la strada
per ricominciare