12.6.06

Alusa Fallax - Intorno alla mia cattiva educazione (1974)

Soliloquio

Strumentale


Non Fatemi Caso

Cadere più giù non è da me,
ho il diritto di sbagliare.
Conosco di te quello che tu
cerchi sempre di non fare.
Voglio che il vero riviva in me,
per tante cose hai ragione tu.
Lasciare indietro la fame e il sonno,
non chiedere più.
Continuerò a camminare vincendo l'ombra,
perdendo l'anima.
Vieni con me.

Nessuno è con me,
cercherò di cambiare la mia pelle.
Farò tutto ciò che servirà
a nascondere me stesso.
Fino a essere solo ciò che vorrai,
da tanto tempo lo ripeti tu.
La nostra gente resterà a guardare,
non capirà.
Distruggerò la noia e il tempo,
senza tremare, senza mai chiedere.
Io riuscirò.


Intorno Alla Mia Cattiva Educazione

Strumentale


Fuori Di Me, Dentro Di Me

Sarò come il tuo specchio,
rifletterò le immagini che
tu già non conosca con me.
Quando tu penserai
di aver capito i miei pensieri,
lasciami entrare dentro te,
per mostrarti che in realtà sei cieca.
È difficile credere
che tu non sappia
quale opinione ha la gente di me.
Tutto quello che distruggi,
tutto quello che non vedi.
Vorrei essere presente
quando ti ricrederai.

Se riuscissi una volta
a liberarmi dalle finzioni,
vivrei nella realtà.
È difficile credere
che tu non sappia
quale opinione ha la gente di me.


Riflessioni Al Tramonto

La solitudine.
Io vivevo là,
tra quei mattoni ora scomposti.
Cosa provi ora?
Immergo le mani nel fango e nel cielo.
Tutto intorno è la luce,
nell'ora in cui il sole e l'oceano
si uniscono come due labbra.
Sentirsi morto e rivedersi solo.

Hai le mani bruciate.
Per questo vado di vita in vita.
Dove corri solo?
Nella luce dell'ombra
cerco un sogno ed un momento.
Fra le pietre oscure davanti
allo scintillio del sole violento,
guardando il mare.


Il Peso Delle Tradizioni

Strumentale


Carte Carbone

Con dietro le spalle un'enorme figura.
Saggezza, equilibrio, ho l'ottimo in me.
Diventa anche il tempo strumento discreto,
amato fautore di complicità.
Non, mai non si ribellerà.

Col vento spazzare le inutili orme
di un vuoto vitale che è fuori di me.
Meccanico svolge, se è vero il cervello,
lavoro d'insaziabile priorità.
So che tutto questo serve e servirà.

Non voglio scoprire l'essenza del corpo,
non voglio ridare la fertilità.
Da un campo che è stato da sempre imitato,
che ha dato ormai luce, che padre non è. .
Io, il solo giusto arbitro sarò.


Perché Ho Venduto Il Mio Sangue

Perché ho venduto il mio sangue?
Chi sono i padroni delle mie mani,
delle mie incertezze?
Cosa fare?
Cosa fare?
Cosa fare?

Non c'è dubbio,
ho cambiato esistenza,
cambiato pelle,
amicizie,
odii.

Non sapevo che esistesse il mondo.
Mai ho guardato le scarpe,
mai ho provato a nascondermi,
mai ho saputo leggere.

Il mondo sorge come vivesse in me.
Chiudo gli occhi e comincio ad esistere.


Per Iniziare Una Vita

Come puoi pensare di
essere vuoto dentro te.
Se non hai creduto a niente,
se nessuno ti ha fermato
mentre andavi a ributtare
tutto quanto è tuo passato.

Cerchi ancora di fuggire
dal giudizio della gente.
Non ti passa per la mente
che tu possa esser cambiato.


È Oggi

Strumentale


È Cosi Poco Quel Che Conosco

È da molto tempo che penso
di trovar la mia giusta strada,
non posso guardar sempre a ieri, no!
Potrei con la mia energia
bruciare le foglie morte,
pulir tutto quanto in me.
Ho sempre sperato venisse
aiuto dal cielo,
ma non c'è un santo per me.
Purtroppo mi manca
sempre la forza
di prendere parte alla scena.

Il tempo di far bei progetti
è morto, passato, svanito.
L'orgoglio non conta più.
Non sono cambiate,
son pallide e stanche
le vostre vittorie, no!
Ancora con l'acqua alla gola,
con falsa voce sommersa
voi state cercando in me.
Quello che ho
rinnegato in voi
non lo rivoglio mai più.


Ciò Che Nasce In Me

Ho letto ora
nel vostro silenzio
che pensate a me.
Sapete che ho
così tanta paura
di esser solo qui.

E non mi aspetto
che tu capisca,
certo tu non sai.
Per il mio cuore
basta il tuo petto
e non chiedo di più.
Il mondo è giusto,
una città.
Qui stasera,
tra questo fumo,
ci siamo noi.

Lo stesso cielo
che hai visto ogni giorno
crescere con te.
Lo stesso fango
dell'inverno scuro,
aspettando me.
Il mondo è giusto,
una città.
Qui stasera,
tra questo fumo,
ci siamo noi.

Prima di me con te, Vincitori e vinti,
Prima di me con te, principi e perdenti.
Prima di me con te, ancor mi chiedo perché
Prima di me con te, mi meraviglio di essere qui
Prima di me. da solo.

Pensavo di
non riuscire mai
ad esser vero,
ad esser vivo,
esser così.

Prima di me con te, Vincitori e vinti,
Prima di me con te, principi e perdenti.
Prima di me con te, ancor mi chiedo perché
Prima di me con te, mi meraviglio di essere qui
Prima di me. da solo.


Splendida Sensazione

Strumentale

Campo di Marte - Campo di Marte (1973)

Primo Tempo

Ricordo quel prato
Coperto di fiori
Correvo felice
Alla luce del sole chissà

Rivedo quel luogo
Migliaia di croci
Ricoprono il prato
Oscurano il sole chissà

Uomini ignari
Prendete le ossa
Il solo raccolto
Di tante pazze semine perché


Secondo Tempo

Strumentale


Terzo Tempo

Senti un grido sta nascendo
Guarda la folla muove già,
Chiamando te

Apri il cuore ai giorni nuovi
Senti le voci sono chiare,
Chiamando te

Vai, troverai la vita
Corri, il tempo è solo tuo
Chiamano te.


Quarto Tempo

Strumentale


Quinto Tempo

Strumentale


Sesto Tempo

Sulle strade che farai
Con la gente insieme a te
Puoi trovare sui tuoi passi
La tua verità.

Toccherai con le tue mani
Giorni pieni di dolcezza
Scoprirai in tutti gli altri
Un compagno di cammino
Un altro come te.


Settimo Tempo

Strumentale

11.6.06

Quella Vecchia Locanda - Il tempo della Gioia (1974)

Villa Doria Pamphili

Scender sulla terra,
quando intrisa di rugiada,
puoi porgere le mani verso lei.
Aspettar che il vento
porti giù tutte le stelle
e circondar quel cuore che le attende.
Scricchiolar le foglie,
confondersi nell'aria,
tra i gemiti di un canto nascerà.

Dolce l'armonia,
con la natura gioca,
si innalza per poi scivolar sui prati.
Vibra in noi la gioia
per l'attimo ineguale,
in quel fragore tutta la sua gloria.
Grido mi risponde,
volando su quell'ala
e in tuffo tu il tuo nido mi aprirai.


A Forma Di…

Strumentale



Il Tempo Della Gioia

Palla di fuoco che cadi,
nello specchio blu,
dipingi in noi quei profondi color,
si nel tramonto il tuo viso ora c'è.
Verso il riflesso volerò vicino a te,
sali sul tappeto non pensar.
Mentre mi parli nel vento,
tu vuoi i tuoi dolci sorrisi,
ma il destino per noi deciso ha già,
nuove emozioni tu non mi puoi dar.
Come se tu scandissi il tempo della gioia,
mai del dolor, già il tuo sorriso è là.
Regina saggia sei, tutti da te sanno imparar.
Entra improvvisa in me la bontà che tu amica dai.
Cerco attraverso il profondo tuo mar, là il tuo tesoro si cela.
Si d'improvviso l'aria trema,
la paura presa ti ha già,
cristalli piovono giù.
Torno nella mente tua,
sono la tua serenità.
Entra improvvisa in me la bontà che tu amica dai.
Cerco attraverso il profondo tuo mar, là il tuo tesoro si cela.


Un Giorno, Un Amico

Scheggia il fuoco,
tramuta la tua pelle,
con le mani che ha la vita per lui.
Amica nel succo
dell'immenso suo respiro,
cela le parole nel tuo secreto scrigno.

Corri nel sole,
spruzza i tuoi colori,
nuova impronta tu lasciare potrai.
La sua linfa inebria il vuoto tuo,
nasce una scintilla, rafforzala nel tempo.


E' Accaduto Una Notte

Quel serpente si snodava,
avvinghiato ai sassi che
non vogliono più quel sangue tuo.
Quei due occhi ormai stampati,
là nel buio si stanno spegnendo,
e nel nulla io vedrò.
Percorrendo quella strada,
più figure si compongono per pietà.
Nelle spire della notte io
vedo un raggio là dal cielo filtrar.
Poi nel sogno così,
ecco un'auto saltar
giù nel baratro, vita poi sarà.
In quell'alba si dissolve
quella parte di frutto che
sta fuggendo dal presagio che la catturerà.

Impaziente ma
cerco di afferrar le onde,
sulle magiche ali del vento
il messaggio scompare.
L'improvviso squillo
era triste eco
e nel mio pensiero
la speranza fa fuggir.

Un boato si sprigiona,
un bagliore di fuoco
che soffoca voci spente già.

Le Orme - Collage (1971)

Collage

Strumentale


Era Inverno

Ogni notte ti prepari
Sempre bella sorridente
Un' attrice che non cambia scena.
La tristezza della luna
Nella mani della gente
Che possiede la tua finta gioia.
Senza dirmi una parola
Sei fuggita all'improvviso
Hai capito forse che ti amo?
Vorrei dirti non importa
Il pensiero della gente
E che ho in mente quella sera
Era inverno e tu tremavi,
Sulla neve risplendevi
Dissi "e' la prima volta"
Mi stringevi forte, forte...
Ed un caldo, caldo, caldo...
Dissi "e' la prima volta"
Dissi "e' la prima volta"
Diecimila, ventimila
Sempre bella sorridente,
Un' attrice che non cambia scena.
Diecimila, ventimila,
Nelle mani del cliente
Che possiede la tua finta gioia.

Cemento Armato

Cemento armato la grande città
Senti la vita che se ne va
Vicino a casa non si respira
E' sempre buio ci si dispera
Ci sono più sirene nell'aria che canti di usignoli
E' meglio fuggire e non tornare più.

Dolce risveglio il sole è con me
Nell'aria le note di una chitarra
La casa è lontana, gli amici di ieri
E' tutto svanito, non li ricordo più.
Cemento armato la grande città
Senti la vita che se ne va.


Sguardo Verso Il Cielo

La gioia di cantare, la voglia di suonare
Il senso di raggiungere quello che non hai
Ecco un altro giorno come ieri,
Aspettare il mattino per ricominciare.

La forza di sorridere, la forza di lottare
La colpa d'esser vivo e non poter cambiare
Come un ramo secco, abbandonato
Che cerca inutilmente di fiorire.

La maschera di un clown in mezzo a un gran deserto
Un fuoco che si spegne, uno sguardo verso il cielo
Uno sguardo verso il cielo, dove il sole è meraviglia
Dove il nulla si fa mondo, dove brilla la tua luce.


Evasione Totale

Comincerà il mio viaggio con te
arriverà io lo sento, è già l'ora
e la realtà fuggirà
e sempre il sole vedrò

Non finirà il mio viaggio con te
non finirà io lo sento, è già tardi
e la realtà fuggita
e sempre il buio vedrò


Immagini

Un ruscello sulla luna,
Un giardino in mezzo al sole,
Un cipresso nel deserto,
tutti i prati color viola
E lei non c'è
lei non c'è

Un bel sole, un bel giorno,
Tante stelle in una notte,
dei sorrisi sulle labbra,
delle labbra sulle labbra,
E lei non c'è
lei non c'è

Una statua che si muove
della gente che le parla,
nasce un bimbo per amore
per amore un uomo muore
E lei non c'è
lei non c'è


Morte Di Un Fiore

Ti sei fatta ritrovare
nel mezzo di un prato
dentro ai tuoi logori blue jeans.
Hanno detto che
sembravi addormentata
stringendo il tuo cappello nero.
Con la maglietta ancora
inzuppata di pioggia
e col sorriso dei tuoi anni.
Hanno scritto che per te
la musica è finita
tra le quattro e le cinque del mattino.
Come l'acqua chiara del ruscello
che correva verso il mare
correva via così in un pallido mattino
l'ultima tua breve ora.
Ed il vento che ti aveva baciato
era il solo a fa

Osanna - Palepoli (1973)

Oro Caldo

Gioia di vivere in un mondo vero,
dove c'è l'amore nelle case.
La realtà di un attimo vissuto:
c'è una folla che mi grida:

Fuje 'a chistu paese,
fuje 'a chistu paese.
Parole, penziere, perzone,
nun vanno ddaccordo nemmanco nu mese.
Fuje 'a chistu paese,
fuje 'a chistu paese.
L'ammore, 'na casa, nu munno,
so 'ccose luntane a 'sta gente ddjuna.

E' una folla che mi grida: fame!
La sua giostra è chiusa in una farsa.
Gente piena di segreti umani,
vecchie menti stanche di sperare.

Profondi solchi di trincee,
come le rughe di chi ha pianto mai.
Il mondo è polvere di noi.
C'è nebbia nella mente mia.
"Organizziamoci fra noi,
casa, lavoro avremo e poi…"

Falso, giusto, falso, giusto…

Oro caldo cola da una tromba ormai;
l'ombra di una nota fredda, muta esce da lei.
Fogli di un giornale, che non vive più.
Una cicca consumata come il tempo va.
Ghiacci volti stanchi vanno senza età;
come viole che nessuno suonerà;
e una mano graffia il viso tuo!
E' un mercato umano di pietà! Oh, no!
L'esile figura, espressione pia,
è bagnata da una pioggia di fragilità,
apre le sue mani, la sua fede dà.
Una luce come argento vecchio brillerà…
Una scia di vento corre verso me,
nei suoi vortici trascina la realtà.
Sento freddo nei pensieri miei,
mille voci mi calpestano! Oh, no!
Oro caldo vola, è una bomba ormai.
L'ombra di una vita nuda fredda, esce da lei.
Sfoglio il mio giornale ma non vivo più.
La mia vita consumate mentre il tempo va…

Falso, giusto, falso, giusto…


Stanza Città

Gente distrutta e una città di più.
Cerca se puoi, cerca Palepoli,
la realtà di una età senza noi.
Folle di bimbi avidi,
case con donne gravide,
giochi e mestieri d'uomini,
l'ilarità di un Pulcinella.
Cerca se puoi, dentro Palepoli,
la realtà di una età senza noi, senza poi…
"Storia di una città che non ha senso,
ma siamo avanti ormai con il progresso.
Il Progresso siamo noi e il benessere è tra voi.
Chi produce siamo noi, ma il lavoro avete voi.
Chi difende siamo noi, ma alla guerra andate voi…"

Stanza città intorno
E in mente che: c'è un'altra vita.
Stasi di corpi in bianche trinità:
la mia follia…
Voglio vivere in un mondo vero,
dove c'è l'amore nelle case.
La realtà di un attimo vissuto,
dove c'è una follia che grida.


Animale Senza Respiro

Da un Olimpo innalzerai
sacri altari per gli dei.
Giacerà nei tuoi templi,
muta, l'immortalità.
Brucerai aspri incensi
e in quel fumo annegherai.
Falsi miti invocherai.
Animale! Animale! Crollerai! Crollerai!

Animale senza più respiro,
massa informe di materia umana,
vaghi con la mente in un delirio che non ha più fine dentro te.
Paghi con la vita le rovine che segnato sull'umanità.

Non ha più tempo,
non hai più ore,
non hai più forza di credere in te.
In questo metro di vita che hai.
Cerchi l'aria di un respiro.
Non hai più tempo,
non hai più ore,
non sei più niente.

Nuvole di lana fredda coprono la tua agonia.
Un lamento al cielo involerai verso gli dei.
Nessun senso ha quel Dio che dice: sono Io! Sono Io!
Sentilo in quel soffio che respiri e non sai che è lui.

La purezza di una infanzia
violentata in noi
che tu pagherai…
Utopia di civiltà,
dal fango dietro te
Maschere di noi,
falsa verità,
volti nuovi e poi…la libertà.

Hai distrutto la mia età,
la mia forza è vuota. Animale!
Utopia di civiltà, pioggia di viltà, hai creato.
No! Non rivivranno mai maschere di noi, false verità.
Voglio ancora sogni di campane che suonano.

Poche ore di viltà
vivranno ancora in te.
Poche ore di viltà
vivranno ancora in te.
Brucerai.
Animale brucerai.
Le mani tenderai ma,
l'odio che tu hai,
non morirà, non morirà.

Brucia fiamma terrena,
brucia il suo corpo,
perché la sua morte,
dalla furia del vento,
viene travolta con sé.
Brucia fiamma terrena,
brucia il suo corpo,
perché la sua morte,
dalla furia del vento,
viene travolta con sé.

Animale senza più respiro,
con la morte già sul volto tuo.
Prega la tua ora nel silenzio per l'inferno che hai creato.
Il tuo dio non odia il tuo respiro.

Sguardi nel cielo: la follia divina,
che vola, che ride, che danza.
Qui sulla terra la gente meschina per fare lo stesso s'ammazza.
Quante speranze di cuori dorati,
lambiscono un canto che s'alza.
Ma nello spazio di un'alba vicina,
quel canto è una festa di guerra.
Visi di roccia tra fiumi di pianto
dipingono gli occhi degli astri
e sulle bocche uno sputo d'amore
s'informa di un riso di mort

5.6.06

Semiramis - Dedicato a Frazz (1973)

Bottega del rigattiere

Quattro fili da un sostegno
che ti regge a malapena
l'odissea peccaminosa
trova sfogo nelle mani
di un fantastico arlecchino

Dal racconto degli attori
si ricordano dettagli
i bambolotti in coma
da acquistare in un negozio
la vetrina con due faccie
compre e vende la citta'

Vecchio mercante dal cuore di ghiaccio
solo le favole tu hai cancellato
nella bottega con scritto il tuo nome
trovo soltanto speranze perdute

Non un giardino ma fonte fatata
o dei viali di un parco di fiaba
quanti altri oggetti che non esistono piu'

Il mio aquilone si perde nel cielo
ballando quel valzer di un musicista fallito
ripianto e ormai morto

Luna park

Vorrei
restare al centro
di mille lampadine
e comprare
anche le stelle
e poi tirarle in bersaglio alle ore
che ti siedono stanche
nella mente

Un teatro innocente
che ti lascia sognare
mille gioie profonde che voglio provare
luminose parti di riflessi

E soffiare sui muri
e cercare per terra
un soldino di rame
che possa pagare
due minuti ancora
di ricordo

Uno zoo di vetro

Nelle mie parole
che non riesco a fermare
comprano il fiore
che copriva il mondo
comprano il cielo
che copriva il mondo

E vedo nelle ombre
sotto di me impazzite
restare senza aria
in uno zoo di vetro

Per una strada affollata

I manichini con gli occhi affondati nel vuoto, vuoto!
che guarda la gente che passa davanti
e che vuole degli occhi di vetro sognanti
Nel centro di un mondo lontano dal mondo in cui crede, crede
E' la paura che scorre nel sangue
ma cade davanti palazzi
chiudendo la strada e battendo la porta di casa, casa!

Dietro una porta di carta

E nel silenzio intorno a me
ritrovo la semplicita'
la personalita'
la mia aggressivita'

Ritorno dal mio cielo
son solo nella stanza
brucio il mio ideale stanco
che fa l'amore con un foglio posato
su uno scrigno bianco
dal quale esce
riluttante
Un ragno un ragno un ragno un ragno

Frazz

Tempo fa pensavo
a un cavallo alato
che ti portava sulla luna intorno al cielo
in un sole congelato tra le nuvole dorate

Hai tanti personaggi di un mondo di cartone
che ti travolge con le sue false storie

Le figure che si muovono in campo disegnato
sulla carta di un giornale per bambini neonati

In fondo a cosa serve cercar la verita'

Clown

La mia commedia muore
con la testa piegata dolcemente
sulla spalla, sulla spalla

E' finito il terzo atto
E' finita la commedia

vieni fuori! vieni fuori!
vieni fuori! vieni fuori!

Sull'amore di un signore con la barba
che cammina lentamente
col bastone che risuona
sulla strada buia e vuota

Le promesse a quel signore
che disprezza un nano stanco
che truccato nel suo circo
piange e cala giu' il sipario

Ultima luce su un pagliaccio
solo al centro di sè stesso

L'Uovo di Colombo - L'Uovo di Colombo (1973)

L’Indecisione

Se io mi gettassi
giù dall’altra parte,
forse capirei
che non c’è bisogno
di pensare a prima,
di pensare a dopo,
non esiste niente,
questo è tutto un gioco.

Se io mi gettassi
giù dall’altra parte,
forse capirei
che non c’è bisogno
di pensare a prima,
di pensare a dopo,
non esiste niente,
questo è tutto un gioco.


Io

Sono solo ma non so perché
sento qualcuno al di sopra di me.
Sul soffitto della mia stanza
un altro uomo c’è.

Per tutte le idee che vanno verso su,
mille risposte ritornano giù.
D’improvviso mi accorgo
che quell’uomo sono io.

Ho paura, ma non so cos’è,
forse ho paura di vedere in me.
Sono salito troppo vicino
al mio dio.

Ho paura, ma ora so perché,
sono riuscito a vedere in me.
Nel mio corpo c’è un uomo,
ma non sono più io.


Anja

Che strana cosa,
ho qui davanti a me,
è piccola ma è fatta come me.
La vedo grande,
seduta accanto a me,
padrona delle cose intorno a se.
Porterà nei miei pensieri
la dolce ora di ieri,
saprà quello che ho fatto,
vivrà solo per questo
e avrà per nome Anja.

È proprio vero,
l’ho creata io,
allora è vero che somiglio a Dio.
Posso volere,
se dare vita o no
ad una cosa che somiglia a me.
Vivono dai miei pensieri,
tutti i sogni di ieri.
E se prima ho pianto
oggi io mi vanto,
perché io sono un uomo.

Vivono dai miei pensieri,
tutti i sogni di ieri.
E se prima ho pianto
oggi io mi vanto,
perché io sono un uomo.


Vox Dei

Tu che sei nato poco fa,
forse ancora non lo sai,
ma in un giorno lontano
senz’altro lo capirai.
Io sono il centro, attorno a me
ruotate tutti voi
ed ognuno di voi troverà
la sua pace in me.

Tu che hai vissuto molto ormai,
non dir che non lo sai,
ma in un girono già scritto,
vicino, mi seguirai.
Io sono il centro, attorno a me
ruotate tutti voi,
e il principio di tutto
è qualcosa che è dentro me.
E la fine di tutto
è qualcosa che è dentro te.


Turba

Strumentale


Consiglio

Se tu cercassi un poco in te,
calmeresti i tuoi perché.
Io non ti salverò,
sei soltanto tu che puoi.

Io ti ascolto sempre sai,
so che tu non preghi mai,
quindi adesso cosa vuoi,
quindi adesso cosa vuoi.

So che è più facile per te
soffocare i tuoi perché.
Se non lotti cosa sei,
sei soltanto tu che puoi.

Se tu cercassi un poco in te,
calmeresti i tuoi perché.
Io non ti salverò,
sei soltanto tu che puoi.


Visione Della Morte

Era lì, lì per me,
certa di trovarmi.
Mi sorrideva dolcissima,
senza tempo e senza età.

Ferma lì, mi invito.
La seguii nel buio.
Vedo il mio corpo rimasto giù,
c’è sul mio viso un dolce sorriso
di pace per me.


Scherzo

Strumentale