29.5.06

Raccomandata con Ricevuta di Ritorno - Per...un Mondo di Cristallo (1972)

Nulla

Strumentale


Su Una Rupe

Guardare la vita come da una rupe,
alzata sopra il mondo e vedere gli uomini,
guidare i loro gesti e vedere gli uomini,
capirne i pensieri.

Guardare la vita che ormai è morta,
restare sulla rupe e vederla ancora,
capire che fu l'uomo a volerla così
e non capir perché.

Uomini, uomini,
masse di corpi che muovono
un astro freddo da secoli,
scaldato dal loro odio.

Uomini, uomini,
perché non saliste la rupe
a guardare che cosa eravate,
avreste pensato di più.



Il Mondo Cade (Su Di Me)

Pioggia che baci i mari,
acqua che lavi i corpi,
sole che asciughi i sassi,
cadete su me.

Vento ritrai la fune
che mi lega al tuo nodo.
Io son simile a un albero,
mostra le mie radici.


Nel Mio Quartiere

Strumentale


L'Ombra

L'ombra stagliata nel sole,
nel buio i suoi mucchi accende.
Senza un sorriso è l'ombra,
dall'orizzonte sale.

Avanza minacciosa,
ora ti è di fronte.
L'ombra è gigantesca,
ti caccia e ti sorpassa.

La guardi per capire,
ma adesso sta ridendo,
allontanandosi da te
che ormai sei solo terra.

Dai suoi occhi accessi
hai capito che
l'ombra inumana,
uomo, sei tu.


Un Palco Di Marionette

La vita era ridotta
ad un palco di marionette,
ma chi tirava i fili
io non lo sapevo,
non lo sapevo.

Se uno strappo cruento,
faceva alzare una mano,
la guerra per noi.
L'uomo impazziva,
l'uomo impazziva.

"E tu burattinaio, attento con quei fili.
Se ci avessi creduto la terra esisterebbe."


Sogni Di Cristallo

Vedo uccelli che attraversano il cielo,
ci son mille colori in un mare tutto nero.

Vedo luci sprigionate nel cielo,
ma le stelle colorate si tramutano in sale.

Il pianto di un bambino
fa ritrovar la vita
e tutto diventa vetro,
si infrange in un momento.

Vedo turbe di uccelli che non volano più,
ci son mille colori ch

Quella Vecchia Locanda - Quella Vecchia Locanda (1972)

Prologo

Vivo in questa selva oscura che
non vedrà altra vita fuori che me,
amo il mondo ma lui odia me
il suo rifiuto vuol dir morte per me,
morte per me, morte per me.
Vita non è certo questa!

Un vecchio rudere è casa mia,
più freddo e lugubre della vita mia,
neanche i vermi trovan posto là,
in ogni luogo stanno fuori che qua,
fuori che qua, fuori che qua.
Ah potessi ora morire!

Buie, senza calore,
son queste mura, solo dolore.
Luce ti sto cercando,
vita ti sto inseguendo.


Un Villaggio, Un'Illusione

Corro a perdifiato,
per cosa ancora non lo so,
su quest'erba arsa,
di certo meta io non ho.
Fugge sempre il mondo
davanti agli occhi miei.
Ho sete di vita
perciò saziarmi mai potrò.
Ecco là un villaggio
a tutti aperto e non a me.
Atroce il mio destino,
deve restarmi qualcuno vicino,
deve restarmi qualcuno vicino.

La paura è in me,
son vicino ma,
alla casa là non arrivo mai,
per far ciò darei la mia vita.
Da una porta che è spuntata là,
presto è dentro me piombo fuso ormai,
sulla carne calda scorre il sangue giù,
l'erba verde e alta rosso fuoco è.


Realtà

Respiro, vedo luce,
ombra ancor non so.
Il buio sui miei occhi,
sceso ancor non è.
vita lascia questo corpo
che non ti appartiene più.
Dolore, odio, amore
non hanno senso ormai per me.
Guarda il cielo che
assomiglia a me.

Tempesta si scatena,
grida, lampi, vento.
Dall'erba un agnello
colpito come me,
dall'umanità crudele,
da zucchero di fiele.
Non si accorgono di chi soffre
ed invidia il loro miele.
Questa realtà,
chi la capirà.

Cielo, spazio e stelle,
nullità di un'esistenza.
Sogno di un qualcosa
che può darti vera pace.
Fiori, foglie morte,
emblemi di che cosa?
Forse di un mondo che c'è
ma non conosco dov'è.

Tempesta si scatena,
grida, lampi, vento.
Dall'erba un agnello
colpito come me,
dall'umanità crudele,
da zucchero di fiele.
Non si accorgono di chi soffre
ed invidia il loro miele.
Questa realtà,
chi la capirà.
Questa realtà,
chi la capirà.


Immagini Sfuocate

Sto sognando, credo si,
tutto è buio intorno a me,
solo forze misteriose per spiegarmi,
io non so.
Grandi immagini sfuocate,
non ha un senso tutto ciò.


Il Cieco

Sordo è il suono della vita,
mi riporta alla realtà.
Come un sogno una figura,
si delinea ora là.
Come spinto da qualcosa
mi ritrovo accanto a lui,
non ho il tempo di fuggire,
lui mi sente: "Abbi pietà.
Sono un uomo che ha bisogno
di qualcuno accanto a se,
i miei occhi non hanno luce,
ma io vedo dentro te."

"Una triste verità,
io la sento, è dentro te.
Non capisco come mai
la tua mente chiusa è.
Forse è un segno del destino
questo incontro tra di noi."


Dialogo

Tu non sai chi sono.
Non è il nome quel che importa a me,
ma quel che vive dentro te.
Se è amaro o dolce non lo so.
Nell'animo qualcosa sento sta nascendo.

Cosa pensi sia il sole?
Un qualcosa che riscalda chi,
ha già amore, ha già problemi
che non risolve mai.
La vedo degli uccelli graffiano il cielo.


Verso La Locanda

Luce fioca nei tuoi occhi c'è,
luna spenta perché
le due regine stanno entrando lo so.
Cosa vogliono da te?
Mille ombre corrono verso me,
vieni amico di qua,
la strada è lunga ma guidarti saprò,
la locanda eccola.


Sogno, Risveglio E…

Tetto crolla,
pareti vengono giù,
nel teatro del mondo.
Cielo in testa non battere di più,
………… solo per pietà.

Museo Rosenbach - Zarathustra (1973)

Zarathustra

I. L'Ultimo Uomo

Volto di luce, mi hanno parlato di te,
La tua storia è nell'eco dei monti,
Troppo in alto per scendere in noi.

Nel tuo eterno cammino quello che insegui non c'è;
Senza un fine può esistere la vita.
Si completa nell'arco di un giorno.

Misera ombra, vuoto riflesso dell'io
Non ti serve capire la forza che mi spinge a cercare nel mondo.

Chiara essenza divina già si nasconde
In chi sta vivendo il gioco del tempo
Nell'attesa di un'alba diversa.


II. Il Re Di Ieri

No, non continuare il cammino per le strade che non hanno fine;
Tu già vedi in me quello che mio padre, Dio, ti insegnò.

Forse nemmeno tu credi a quello che non ti creò mai.
Ama la tua terra, nel suo ventre Dio si formerà.


III. Al Di Là Del Bene E Del Male

Tavole antiche, divini voleri
hanno diviso nel tempo già il bene dal male.

L'uomo da solo lontano da Dio non può costruirsi la propria morale.
Fuggi la tua volontà.

Sotto quei veli, falsa saggezza, viene insultata la verità.
Dalla morale che tu hai creato niente si innalzerà.

Cieco nel dogma della tua fede perdi la scelta di libertà.
Grigio tramonto di luci antiche l'ultimo uomo avrà.


IV. Superuomo

Ma troppe risposte confondono una vita antica.
Mille tradizioni hanno costruito un muro intorno a me.

Solo e senza forze mi perdo nelle mie parole
E forse chi cerco ha camminato sempre accanto a me.....

Ecco nasce in me, vivo il Superuomo.


V. Il Tempio Delle Clessidre

Strumentale


Degli Uomini

Sangue, comandi, bandiere, città, grida di gioia, dolore…. Perché?
Come l'autunno il mondo vuol sfiorire,
Offre al cielo spade calpestando la lealtà.
Cresce ed uccide nel tempo la sua umanità.


Della Natura

Cade quiete sulla notte,
Vergine nel proprio manto.
Tace il mondo e in lui
Rivive l'ansia e la paura che il silenzio
Con il suo vuoto riaccende,
Sospetto ed infido nel buio.
Il terrore, gravido com'è di magia
Fa tornare nella mente il volto della morte.
Vivo invece solo in questa realtà
Che forte pulsa nella corsa
Di una stella certa di poter tramontare
E in un mare di fontane stanche, nella pace.
Credo e sento: questa è la libertà,
Un fiume, il vento e questa vita.
Il silenzio è il canto della vera poesia.
Un bimbo nasce questa notte: sono io.
I miei occhi sono stanchi, sento ormai che dormirò.
L'alba nasce dalla quiete, vergine nel proprio manto, vive e freme già.


Dell'Eterno Ritorno

Strani presagi accendono dubbi mai posti!
Lego il mio nome alla vita, alla morte, alla gloria?
Purtroppo è destino che io non riceva alcuna risposta,
Se credo veramente in me.
Vita mi chiedi se io ti ho servita fedele;
Di fronte alla morte non ho reclinato mai il capo.
Nemmeno per gloria ho reso sprezzante o altero il mio viso.
Ho chiuso degnamente un giorno.

Ma in questo spazio in cui tramonto
Un altro giorno rinascerà
E Zarathustra potrà trovare le stesse cose qui.

Ma per quante volte ancora lo stesso sole mi scalderà?
Ma per quante notti ancora la stessa luna io canterò?
Non posso più cercare una via poiché la stessa ricalcherò.
Muoio, senza sperare che poi qualcosa nasca qualcosa cambi.
Ormai il mio futuro è già là,
La strada che conoscerò porta dove l'uomo si ferma
E dove regna il Ritorno Eterno.

Cervello - Melos (1973)

Canto Del Capro

Satiri e Ménadi
"Magica danza ci porterà il seme,
vivido intruglio disseta la mente.
Magica danza ci porterà il seme."

Melos
Satiri, ménadi: luci di un corteo.
Musica solenne, danza, il vino muterà
l'ansia dei fedeli nella mistica eruzione.
Pelli, corna, bestie cacciano la preda.
Sangue scorre a lungo dalla carne di chi è,
simbolo divino per la umana sazietà.

Culto, deità di arcane verità.
Un mito che non va, impulsi che non ha
lui, l'uomo nuovo ormai.
veli di pietà ricadono su chi
Non ha la forza di lottare ancora.
Larve, castità: la fine di un'età;
la fede scoppierà,
la fede scoppierà,
grida, forse tornerà.





Trittico

I

Melos
Are perdute nel tempo ricordano
riti di gioia e dolore.
Pallidi volti, sorrisi di dolci creature,
vestali di fuoco.
Ambrosie pure che oramai son solo
fumo.

Gravidi corpi percossi dal tempo
rincorrono ancora la vita.
Satiri vanagloriosi si gonfiano, viscidi,
fino a scoppiare.
Rincorse vane, che troveranno solo
buio.

II

Un Satiro
Rosso tramonto verrà.
Muta la gente cadrà.
Labbra silenti, magico frutto.

Melos
Ognuno cercherà di raccontare
La propria storia, ma invano.
Crollo di un tempio sarà…
Mai tornerà in vita la voce mia.
L'ira mi schiaccia.
Vorrei ritrovare la pace che forse
non ho avuto mai.

Valle di deliri.
Foschi segni del mal; stimmate.
Attanaglia la gola di vergini stuprate
Invocanti pietà. Oh.

Sagome malate,
cantilenano sapienti.
Odio respira ancor…

III

Coro
Via scorre nel vento l'ansia di libertà.
Su in alto si placa la folle turba rea.

Melos
Nuovo corso, nuova gente un'altra
società.
La gioia, l'ansietà ritorna ad alitar.
Profumo di umiltà, si plasma sacra linfa.
Echi di un canto che accoglie la Poesia.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sento cadere la speranza nella vita.
Orrido inganno - Falsità
Vaghi ricordi - Crudeltà
Sono impotente e perciò
canto nel silenzio…


Euterpe

Aria di cose lontane da me
sorge dall'oscurità.

Bontà mi mostri con femminilità,
c'è chi vivrà per te.
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…
Seno ti manca, non sei una donna tu,
cresci con grazia, ma poi…

Un ruscello scorre, gratta visceralità
manna per la specie dei coturni.
Vita
mi da Euterpe.
Quella Musa di latta pia svanirà mai.
Canta voi dipinge,
forse ancora rivivrò.

Limpida illusione di momenti sani,
dove si riflette la sincerità.
Rotolo in carne verso rive che mostrano le spoglie di una virgo.
Gorgo d'antracite tinge il viso,
si confonde col mare.
Ora sento di scoppiare
per la verità.


Scinsione (T.R.M.)

Fantasia, candide visioni: mare,
costa che non ha più fine.
Forme di corallo vagano. Oh…oh…oh…

Vita di un re senza poesia,
bianco destriero incede con pietà.
Gocce di canti: sacralità
Alba si schiude

Tentativo di rappresentazione mimica

Sguardo
Occhi immensi: luce invade, inonda.
Gole di palissandro oscurano, vietano,
saggiano.
La mente sfugge, avanza, incede, si protende
e sfiora le mie membra ansiose.
Svanisce l'euforia - Ogni cosa circonda.

Singulto (Sguardo allucinato)
Accattonaggio fosco di eventi blasfemi.
Arca, ricovero di ogni vanità,
tentativo di fuga.

Vomito
Irresoluzione
Disgusto atroce
Ambiguità - Tragedia viva dell'essere
Vomito

Gioia
Rosso giglio comincia a zampillare,
come sorgente di linfa sempiterna.
Sordo risveglio del lembo divino.

Estasi
Avanti avanti avanti ancora più avanti
strida rincorrono la propria origine arcana
ancora intatta.
Trionfo dell'umana mente sulla scia del nulla,
dove tutto assume l'aspetto del chiaro sembiante,
dove l'antico museo delle Felci schiude
le sue labbra spossate,
dove il mistero dell'occhio di vetro
svela le sue recondite fattezze.

Scinsione
Pallore soave di squinzie figure
senza più forma.
Magma disciolto,
finissima essenza di creatura
cremata al sole caldo
delle vibrazioni più incisive.


Melos

Sguardi d'azzurro dona il cielo che sa,
caldo crepuscolo sfiora la mente
che già ricomincia a vagare per me,
antri di un sogno che va.
Maschere d'osso si baciano.
Muta, torna la luna a dipingere l'aria,
poi veneri bianche che annegano;
su voci dal Cosmo mi offrono.

Calici di buia felicità,
plaghe di luce remota mi toccano,
viva la santa infinita città,
folle deliquio di Sem.


Galassia

Giace senza vita la mia età,
ombra di una specie che non è più.
Silenzio d'ombra - poi un Cristo brillerà.
Profondi occhi cercano la mistica realtà.

Voli di comete spaziano,
ansie, soffocanti, di viltà.
Immagini, più larghe della mente:
siamo noi.

Gioia si innalza e plana limpida
nella candida spuma infinita.

Spingi nel tuo Sé.
Soli sfiorerai,
crollano le scorie di un'orda,
cha mendica.


Affresco

Manti di fugaci essenze
ricoprono la vanità.
Marmi inerti fumano il tempo.
Sugge l'asina quel seme, che nascerà,
germoglierà.
Karma si trasforma in vento…vento

LUCE DIVINA
Scinsione totale del corpo dalla mente.
Il Nulla infinito, la pace.

Biglietto Per l'Inferno - Biglietto Per l'Inferno (1974)

Ansia

E la mia vita triste e infame,
Passata a uccidere e rubare,
Ritorna ogni notte col terrore
Di non trovare chi mi possa salvare.

Un amico ha parlato di preti;
Mai visti! Chi sono? Che fanno?
Ciarlatani mercanti o profeti
Ma tolgono questo mio affanno.


Confessione

Racconta fratello qual è il tuo peccato,
Dimmi con chi quante volte sei stato.
Hai detto bugie, hai fatto la spia. Orsù
Perché mi dici son frate Isaia.

Ascoltami frate non so se ho peccato
Ho ucciso un bastardo che avrebbe voluto
Coprire coi soldi il suo sporco passato
Tentando così di beffare il suo fato.

Cosa dici fratello, tu hai ammazzato.
Nel quinto ricorda ti è stato proibito.
Non posso salvarti dal fuoco eterno,
Hai solo un biglietto per l'inferno.

Ascoltami frate e dimmi se questo,
Lo chiami peccato o un nobile gesto.
Ho preso dei sodi a un ricco signore
Per dar da mangiare a un uomo che muore.


Una Strana Regina

Se sai volare
Dimmi come lo fai.
Se sai sognare
Dimmi quando lo fai.
Se sai amare
Voglio sapere,
So solo ammazzare io,
So solo rubare io,
Altro non so fare io,
Insegnami tu.

Che cosa credi amico
Che esista qualcheduno
Che sappia ancora amare: No!
Ormai su questa terra
Son tutti come tè,
L'amore non sanno cos'è.
Sulla terra regna
Una regina strana,
Abita in castelli formati d'ogni via,
Cambia abito ogni sera e si chiama ipocrisia.
Caro amico che uccidi e rubi sei come me
E forse, senza sapere,
In questa vita l'hai vinta tu,
E spera che il nostro Dio dall'aldilà
Veda e perdoni la nostra empietà.


Il Nevare

Bianche nuvole
nel cielo azzurro opaco
dall'alto guardano
i campi con l'aratro;
non è un dispetto, no
il non bagnar la terra
ma forse anche in cielo c'è
una piccola guerra
e tu cosa fai? e tu cosa fai? e tu cosa fai?

Ho visto un nugolo
di uccelli neri
creature strane
dagli occhi umani.
Cercavano un campo
con un po' di grano
per lunghi mesi
cercheranno invano
e tu cosa fai? e tu cosa fai? e tu cosa fai?
Pesanti fuochi
caddero quel giorno,
bagnarono i miei occhi
persi nella luce
persi nello sforzo
di capire di vedere
quanta gioia pura
da un semplice nevare,
qualcosa nella neve
una piccola capanna
bianca e solitaria
forse abbandonata.
Lontano un campanile
ricordava una preghiera
sui tetti antiche ombre
festeggiavano la sera.


L'Amico Suicida

Attorno al tuo corpo
c'è un alone di morte
ti guardo il viso scarno,
tu sorridi, sei forte
il tuo viso cereo e gli impulsi lenti
le tue labbra scure mi fanno stridere i denti.
Aspetti pacato
la tua soluzione
la tua morte in agrodolce dà
una strana sensazione,
una strana sensazione
una strana sensazione
una strana .....

Tu mi hai chiesto
di non piangere;
era l'ultimo favore
anche questo ti è negato, caro amico sfortunato
e il mondo
ti condanna
e ne parla
disgustato,
questo sporco mondo idiota
proprio lui che t'ha creato,
questo sporco mondo idiota
proprio lui, che t'ha creato,
ma io no
ma io no,
ma io no io ti capisco io non biasimo il tuo gesto,
io conosco la tua storia, so la tua triste poesia
col sapore della morte, la tua mano nella mia

E dopo questa mia morte
ritorna la vita in me
ed ora mi sento il più forte,
non ho più regine ma un re.

26.5.06

J.E.T. - Fede, Speranza, Carità (1972)

Fede, Speranza, Carità

"E fu detto, credi in Dio e in te stesso e spera nella carità degli uomini. E così sia."

Siamo nati e ci hanno insegnato,
Quello che la vita sarà.
Ora tanto tempo è passato,
No, non è così, non è la verità.
Con la fede avevano detto,
Tutto fare meglio potrai.
La speranza aiuta il dolore,
Preso con rassegnazione e carità.

Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.
Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.
Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.

Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.
Una casa, la famiglia, cose che avevo un dì.
Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.
Tanto tempo per creare, ciò che in un attimo finì.
Fede non ne ho, speranza solo un po', carità non c'è.
Sono solo a ripensare e fiducia più non ho.

Non è tanto lunga la vita,
Per cercare quello che vuoi.
Quando poi ti lasci andare,
Non hai più speranza, fede e carità.
Da bambino mi hanno insegnato,
Come un dì la vita sarà.
Questo è invece quanto ho imparato,
Sarà poi così, sarà la verità.

Oh oh, Eh ah Credi in dio e in te stesso
Oh oh, Eh ah Spera nella carità degli uomini
Fede, Speranza e Carità.
Fede, Speranza e Carità.


Il Prete E Il Peccatore

Pecco il signore ogni giorno,
per il perdono cerco te.
Nella mia vita di uomo,
posso sbagliare mentre tu.
Prego il signore ogni giorno,
ma sono un uomo come te.
Come te non resisto
e quando poi la voglia c'è,
sento il sangue che brucia dentro me,
sento il sangue che brucia dentro me.
Ah, ah, ah. Ah, ah, ah.

"Quando un uomo perde la sua forza di volontà e non sa più reagire alle cose che lo circondano, interviene allora quell'essere superiore, che per alcuni è la coscienza, per altri Dio, a comprenderlo e ad aiutarlo."

Figlio mio,
chi ti parla sono io il tuo Dio.
Se hai paura,
se hai paura cerca me,
che un dì uomo,
ho sofferto come te e capisco
come è facile sbagliare.
Quando tu senti che il desiderio chiama,
prega Dio, prega Dio,
prega Dio, prega Dio,
prega Dio, prega Dio,
figlio mio.
Figlio mio, prega me.

Quando tu senti che il desiderio ti chiama,
prega Dio, prega Dio,
prega Dio, prega Dio,
prega Dio, prega Dio,
prega Dio, prega Dio,
figlio mio.
Prega Me

Prete tu sei e fedele vuoi rimanere,
ma perché.
Lasciati andare una volta,
sbagliare puoi, come me.
Tu dici che la mia vita posso cambiare,
ma non sai.
Della carne sono schiavo,
ma prego Dio intorno a me,
perché egli decise un dì così.
Perché egli decise un dì così.


C'è Chi Non Ha

Questo sporco mondo ha tanti eroi di carta ma,
ma c'è chi, c'è chi non ha, c'è chi non ha.
Questa pazza vita fa, solo il gioco di chi ha,
ma c'è chi, c'è chi non ha, c'è chi non ha,…ma c'è chi ha.

C'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha.

Era un uomo come me,
che vive un po' cosi,
che spera e mai si arrende.
No, non c'è felicità, né amore,
né bontà, né stima della gente.
Eri un uomo come me,
non ha importanza se
si perde e mai si vince.
Non, non ha importanza,
ma lottare non si può,
contro i mulini a vento.

C'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha.

Nella vita l'uomo sa, che lottando un giorno avrà,
ma c'è chi, c'è chi non ha, c'è chi non ha.
Sembra strano, però c'è chi, chi, chi la sorte ha fatto re,
ma c'è chi, c'è chi non ha, c'è chi non ha,…ma c'è chi ha.

C'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha…ma c'è chi ha,
c'è chi non ha, c'è chi non ha……


Sinfonia Per Un Re

Sinfonia per un re,
Sinfonia per un re.

Una madre piangeva,
mentre il figlio soffriva.
Lui la croce portava
ed il mondo salvava.

Come uomo moriva,
per il mondo suo boia.
Come uomo pregava
la salvezza e il perdono.

Sinfonia per un re,
Sinfonia per un re,
Sinfonia per un re,
Sinfonia per un re.


Sfogo

Strumentale


Gloria, Gloria

Gloria, gloria, mmm, mmm, mmm.
Gloria, gloria, gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.

Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.
Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.

Il mio canto fa vivere qui,
gioie e dolori di chi un giorno morì.
La vita cos'è, ma la vita cos'è,
se poi nessuno si ricorda di te.
E cosi va avanti ormai la storia,
la più vecchia storia della terra.

Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.
Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.

E cosi la vita va,
corre via senza pietà, col tempo.
Ma una cosa resterà,
una cosa senza età, l'amore.
Ma cos'è per te cos'è,
la donna cos'è ?
La bontà, sincerità,
la stima che ha in te.

Gloria, (Gloria!)
Per l'amore,
gloria,
per la donna
gloria, (Gloria!)
e per l'uomo, ahhh.
gloria, (Gloria!)
Nel dolore,
gloria,
nella gioia,
gloria. (Gloria!)
nell'amore.

Ma cos'è per te cos'è,
la donna cos'è.
La bontà, sincerità,
la stima che ha in te.

Gloria, (Gloria!)
Per l'amore,
gloria,
per la donna
gloria, (Gloria!)
e per l'uomo, ahhh.
gloria, (Gloria!)
Nel dolore,
gloria,
nella gioia,
gloria. (Gloria!)
nell'amore.

Una casa sul lago,
la vita in un fiore,
mancava la luna
e pure lei conquistò.
L'amore dov'è,
ma l'amore dov'è?
Nella donna che è da sempre con te.
E cosi va avanti ormai la storia,
la più vecchia storia della terra.

Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.
Gloria, gloria,
gloria all'amore,
ad ogni uomo e ad ogni donna.
Gloria, gloria, (Gloria!)
gloria all'amore, (Gloria!)
ad ogni uomo e ad ogni donna.
Gloria, gloria, (Gloria!)
gloria all'amore, (Gloria!)
ad ogni uomo e ad ogni donna.


Guarda Coi Tuoi Occhi

Guarda coi tuoi occhi il mondo e non lasciarti andare,
Guarda coi tuoi occhi il mondo e non ti spaventare.
Se ti impressiona la grandezza del mare,
Se ti impressiona l'immensità del cielo,
E ti senti piccolo e impotente,
Guarda coi tuoi occhi e resta un poco a contemplare.

Oh, Guarda coi tuoi occhi ciò che hai fatto costruire, (Guarda coi tuoi occhi)
Guarda coi tuoi occhi e pensa che dovrai morire, si. (Guarda coi tuoi occhi)
A nulla vale la tua forza e coraggio,
A nulla vale se non vuoi capire,
Che tu sei piccolo e impotente.
Guarda coi tuoi occhi e resta solo a contemplare.

Guarda coi tuoi occhi, guarda e non sospirare, (Guarda coi tuoi occhi)
Guarda coi tuoi occhi guarda e non lasciarti andare, (Guarda coi tuoi occhi)
In fondo all'anima tu potrai trovare,
In fondo all'anima tu potrai capire che cosa è l'uomo veramente.
Guarda coi tuoi occhi,
Guarda coi tuoi occhi,
Guarda coi tuoi occhi e nananana.

Guarda coi tuoi occhi
Guarda coi tuoi occhi
Guarda coi tuoi occhi
Guarda coi tuoi occhi
Guarda coi tuoi occhi e resta un poco a contemplare.

Il Balleto di Bronzo - Ys (1972)

Introduzione

La voce narrò
all'ultimo che
sul mondo restò,
la vera realtà

E poi comandò
di andare tra i suoi
a dire la verità
e il gioco iniziò.

Quella voce premeva nel petto
col dolore di cose capite
forse era in tempo a dirlo anche agli altri
forse era in tempo a dirlo anche agli altri

Cos'è la vita di un uomo che ha pianto
come guardare un cielo sereno
come fissare i tuoi occhi nel sole
come afferrare una mano protesa.

E la voce premeva nel petto
col dolore di cose vissute
doveva andare presto
doveva andare presto

La poesia di un giorno di vento
l'ultima foglia di un albero morto
il primo giorno di sole d'aprile
un corpo caldo una mano vicina


Primo Incontro

Lui andò oltre i monti e più in là
senza mai voltarsi a guardare
lungo è il cammino da fare
ma doveva andare ancora andare

Un uomo è là con la faccia all'ingiù
e già l'edera abbraccia il suo corpo
nero è tutto il sangue che ha
su ferite di orecchie strappate

La voce lo costrinse a gridare
tutto ciò che moriva in sé
quel che gridò il vento portò con sé
non avrebbe più sentito niente.


Secondo Incontro

Vedrà, Vedrà
anche se non sa sentire
un cielo chiaro
cosa gli può dire

Un viso di vecchio
già vicino alla morte
la fede non c'era
adesso è già forte

Lo sguardo di un uomo
che non ha paura
cos'è, se gli manca
la voce sicura

ha visto la notte
il giorno finire
e donne nel buio
già pronte a tradire

Le mani protese
i volti più assenti
morire i più buoni
gioire i potenti

Terzo Incontro

Ma non rimase a pensare fra sé
doveva cercare qualcosa che c'è
e non fu notte e giorno non fu
e l'orizzonte rimase laggiù

Non si arrese
non si arrese mai
non si chiese
uomo dove vai

E quel che vide fu un altro uomo
con quelle braccia stese in croce
senza sentire la sua voce
gli andò vicino e gli parlò

Ma in quegli occhi senza luce
pungenti spine erano inflitte
sentì già sue quelle ferite
e poi la luce non fu più.


Epilogo

Con le braccia distese
la sua strada nel buio cercò
con le dita una forma incontrò

Solo il freddo
della morte
poté sentire
tra le sue mani
la sua parola vera
salì dal petto ancora

Ma la sua bocca
stanca ed immobile restò
quel grido lo schiacciò
fin dentro lo straziò
ad il buio intorno a sé
poi fu dentro di lui
e buio fu.


La Tua Casa Comoda

Hai voluto per te
la casa sempre in ordine
e non ti va che io viva così,
così nel mio disordine.

Tu non esci perché
ogni emozione è scomoda secondo te
quanta noia però
nella tua casa comoda.

La mia vita ora cos'è
giorni uguali insieme a te
poi la notte cosa vuoi
neanche ci provo più

non posso più sognare
e ho voglia di volare
al mondo che c'è fuori
non ci pensi mai.

Tu non esci perché
ogni emozione è scomoda secondo te
quanta noia però
nella tua casa comoda